Tagliavano i fili della corrente, disturbavano il segnale internet e chiudevano il gas alla vicina come ritorsione per il baccano fatto dal figlio. Questa l’accusa di cui deve rispondere una coppia di ingegneri di Nichelino, in provincia di Torino, sotto processo per stalking condominiale. Il fascicolo a carico dei due 35enni comprende otto querele della vicina per episodi avvenuti tra il 2018 e il 2020. Secondo quanto raccontato dalla donna, la coppia le avrebbe fatto anche trovare una testa di gallina nella buca delle lettere. E tutto perché il figlio piccolo avrebbe giocato in maniera rumorosa, pianto e riso dando fastidio ai due ingegneri che vivono nella villa adiacente alla loro.

Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera il primo atto di ostilità tra le due famiglie sarebbe stata costruzione nel giardino condominiale di un muro che inglobava anche i contatori dell’energia elettrica e del gas della vicina, così da renderne impossibile la lettura. A questo si sarebbero aggiunte le ingiurie subite dalla donna ogni qualvolta incontrava i vicini, così come ripetuti pugni sui muri in condivisione ogni volta che c’erano dei rumori in casa. “Sono davvero stanca e ho paura, non posso andare avanti così”, ha dichiarato la donna presentando l’ultima querela agli atti. I due sono accusati di stalking condominiale, quel reato commesso da chi commette comportamenti molesti e persecutori nei confronti dei vicini di casa, tanto da causare in loro uno stato di ansia, frustrazione e paura. La richiesta di rinvio a giudizio della pm, Livia Locci, è ora stata accolta dal giudice per l’udienza preliminare Marco Picco.

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