Era il 2000: Silvio Berlusconi fondava la “Casa delle Libertà”. Nel 2001 Corrado Guzzanti parodiava la coalizione di centrodestra con degli sketch che andavano in scena durante la trasmissione “L’Ottavo Nano”: rutti a cena, muri sfondati e poi il “pe pe pe pe pe” di Disco Samba e lo slogan “Facciamo un po’ come ca… ci pare”. Nel 2023 qualcosa di molto simile va in scena durante le Domeniche Bestiali: tra chi fa parodia…e chi come ca… gli pare.
CERTO CHE SI PUÒ
In uno degli sketch di cui sopra si vede Guzzanti che legge un libro su un divano, si alza e fa la pipì su quello stesso divano. La voce fuori campo di Neri Marcorè gli dice: “Ma questo non si può fare”. Guzzanti replica: “Certo che si può”. Poi compare il finto logo de “La casa delle libertà” e il pè pè pè di Disco Samba e il solito slogan. Chissà se sia emulazione quella di un calciatore dell’Offaneghese, Eccellenza Emilia Romagna, squalificato fino al 17 gennaio 2024 perché: “Pur posizionatosi in un angolo al di fuori del terreno di giuoco, urinava”. Chissà che sia partito poi il “Brigitte Bardot Bardot” dagli altoparlanti dello stadio.
CAROTE CAROTE
Altro genere: tormentone musicale. Nel 2019 a X Factor spopola uno strano brano dal nome “Carote” di un artista che si chiama Nuela. E rimanda a quel brano quanto accaduto prima del derby Fasano-Martina di Serie D, uno dei più accesi e chiuso ai tifosi del Martina. Per questo compare in una strada che divide i due paesi uno striscione che recita “Chiuso per mancanza di estintori”, riferimento probabilmente a un derby precedente e a un petardo che aveva danneggiato il terreno di gioco. Striscione rimosso e sostituito da…carote…tante carote lasciate in strada evidentemente dai tifosi fasanesi. È il bello dei derby.
SENZA TITOLANDO
Si fa un po’ come ci pare pure con l’utilizzo dell’italiano nelle Domeniche Bestiali, dove le regole si sa, contano il giusto. Un esempio arriva ancora dalla Puglia e della Serie D, col Gravina multato di 700 euro perché: “Per avere propri raccattapalle ritardato la ripresa del gioco omettendo di fornire i palloni tempestivamente e, in alcuni casi, senza fornendoli. Per tale condotta sono stati invitati ad abbandonare il terreno di gioco per condotta non regolamentare”. Senza fornendo i palloni non è un bel comportando, indiscutibile.
GIANCARLO SIANI
E restando ad un utilizzo quantomeno discutibile dell’italiano il pensiero corre a un meraviglioso film come Benvenuti al Sud, quando Alessandro Siani si presta come traduttore di Scapece per il direttore delle Poste, Claudio Bisio. A un certo punto Siani si arrende, di fronte a un lungo e articolato discorso di Scapece dice “No…chesta nun’aggio capita manc’io”, a dire che quella battuta non riesce a tradurla neppure lui. Stesso smarrimento si prova leggendo le motivazioni della multa da 600 euro comminata alla società del Pompei (Eccellenza Campania), perché l’assistente “in maniera reiterata, veniva attinto da sputi da parte di sostenitori della Società, sul dorso di cui uno lo colpiva di striscio al volto”…e no, quest’ultima parte non l’abbiamo capita nemmeno noi.