Tra le norme approvate con il pacchetto sicurezza di oggi “c’è quella che prevede l’estensione da tre a dieci anni del periodo entro il quale è possibile la revoca della cittadinanza concessa in precedenza allo straniero in caso di condanne definitive per gravi reati”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Inoltre – annuncia il ministro dell’Interno – “è stato previsto un inasprimento della pena per chi istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico, se il fatto è commesso all’interno di un penitenziario o mediante comunicazione rivolta ai detenuti”. Nel pacchetto, ha proseguito “è prevista anche l’introduzione del reato di rivolta in istituto penitenziario e introduzione della pena di reclusione, da 1 a 6 anni, se le medesime condotte sono commesse in strutture di trattenimento e accoglienza per migranti (Cpr). “Non è una misura manifesto – ha specificato -. La normativa riguarda l’ambiente carcerario ma c’è una analogia con le rivolte organizzate all’interno delle strutture per migranti irregolari”.
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