Tre persone sono state arrestate lunedì 13 novembre a Milano per furti ai danni dei clienti di bar e ristoranti. Un fenomeno – di cui restano vittime spesso turisti stranieri e che colpisce soprattutto le zone più affollate della città – contro il quale la Questura ha disposto mirati servizi di controllo del territorio da parte degli agenti della sesta sezione della squadra mobile.
Il primo arresto è avvenuto lunedì pomeriggio in via Torino, in pieno centro. Gli agenti hanno notato due uomini che, poco dopo le 13, si scambiavano tra loro cenni d’intesa. Uno è rimasto alla fermata dei mezzi pubblici e l’altro è entrato in un locale. Lì ha puntato uno zaino lasciato in terra da una ragazza che stava pranzando con un’amica e, dopo aver verificato che non fosse ancorato alla sedia, approfittando dei clienti in coda, lo ha afferrato ed è uscito. Il complice, resosi contro della presenza degli agenti, è scappato, mentre il borseggiatore, un 53enne cubano con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato per furto aggravato in concorso. Lo zaino, contenente denaro e un computer, è stato restituito alla giovane vittima, una 21enne milanese.

Gli altri due arrestati sono un 40enne e una 23enne peruviani, fermati in zona Porta Venezia. Verso le 18.20, in via Melzo, i due sono stati notati dagli agenti mentre, fingendosi turisti, osservavano le borse e gli altri effetti personali delle persone che stavano consumando un aperitivo nei locali della zona. Arrivati a un locale all’angolo tra via Melzo e via Malpighi, i due si sono seduti nel tavolo vuoto accanto a quello occupato da un gruppo di ragazzi. Mentre la 23enne faceva da palo, il 40enne ha scambiato il suo zaino con quello di uno dei giovani, un 28enne milanese. Con lo zaino appena rubato, contenente un pc e materiale informatico, i due si sono alzati e hanno tentato di allontanarsi in direzione viale Piave, dove sono stati fermati dai poliziotti. Entrambi con precedenti per furti con destrezza commessi a Roma, sono stati arrestati per il furto appena commesso e denunciati per non aver rispettato l’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale.

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