Politica

Giulia Cecchettin, Schlein a Meloni: “Approviamo insieme una legge per la prevenzione”. Valditara: “Nostra proposta pronta”

“Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia. La politica su questo non si riduca a dichiarazioni e riti ripetuti”. E’ il messaggio che la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha mandato alle altre forze politiche e in particolare alla premier Giorgia Meloni dopo la notizia del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, scomparsa sabato scorso con l’ex fidanzato Filippo Turetta e rinvenuta sabato 18 novembre tra Piancavallo e il lago di Barcis (Pordenone). Sulla tragedia, nel pomeriggio sono arrivate le parole di Meloni su Facebook: “Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace”.

“Nei mesi scorsi e anche negli ultimi giorni, dopo le parole di Paola Cortellesi, mi sono rivolta alla Presidente del Consiglio Meloni, e pure oggi dico: almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze, lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese”, ha esortato Schelin, dopo aver rivolto parole di cordoglio alla famiglia di Giulia Cecchettin. “Ci stringiamo al dolore inimmaginabile della famiglia e degli affetti di Giulia Cecchettin. Un tragico ed efferato femminicidio, una vita strappata con violenza dal suo assassino, che speriamo sia trovato al più presto per risponderne davanti alla giustizia”. Ma “per fare davvero giustizia, questo non basta. Se non ci occuperemo di educazione al rispetto e all’affettività sin dalle scuole non fermeremo mai questa mattanza. E non basterà mai aumentare solo leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze già compiute: serve l’educazione, serve la consapevolezza. Se non si agisce già a partire dalle scuole e nella cultura per sradicare l’idea violenta e criminale del controllo e del possesso sul corpo e sulla vita delle donne, sarà sempre troppo tardi. È in gioco uno dei fondamenti della convivenza sociale. E serve un’azione che veda l’impegno concreto di tutte e tutti”. E ha concluso affermando che quello della violenza di genere è “un problema maschile. Serve consapevolezza per sradicare la cultura patriarcale di cui è imbevuta la nostra società”.

A rispondere all’appello della segretaria del Pd ci ha pensato a stretto giro il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Apprezzo che l’onorevole Schlein condivida l’idea di educare al rispetto nelle scuole contro violenza e cultura maschilista. Siamo già al lavoro”, ha detto. “Dopo aver consultato associazioni studentesche, associazioni dei genitori, sindacati, ordine degli psicologi la proposta è pronta e verrà nei prossimi giorni presentata ufficialmente“. Sulla necessità di fare prevenzione a partire dalle scuole si sono espressi anche esponenti del centrodestra. La presidente dei senatori di FI Licia Ronzulli, in particolare, sostiene che la repressione, l’aumento delle pene e la certezza della punizione non bastano se non si lavora sulla prevenzione. “Se noi non insegniamo già dalla scuola primaria ai nostri figli maschi il rispetto per la donna, facciamo fatica a insegnarlo a 20 o a 30 anni. Qualche programma c’è già nella scuola primaria, ma bisogna fare di più e puntare tantissimo sull’educazione precoce dei nostri ragazzi”.

Da registrare, inoltre, la presa di posizione della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella: “E così, quello che non avremmo mai voluto è accaduto. Ancora una volta. È stato trovato il corpo di una ragazza ed è quello di Giulia. Giovanissima lei, giovanissimo il suo aggressore, terribili le violenze che il video di una telecamera di sorveglianza ha già consentito di constatare – ha detto la ministra – La nostra risposta non è solo lo strazio, indicibile, per una catena di morte alla quale ogni volta si aggiunge un orrore in più. La nostra risposta è un’azione decisa – ha annunciato – Per la prossima settimana è calendarizzato al Senato l’esame del disegno di legge del governo per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari, già approvato all’unanimità dalla Camera, che speriamo diventi in pochi giorni definitivamente legge dello Stato”. E ancora: “Abbiamo inoltre aumentato i fondi per i centri anti-violenza, è già pronta -ha ricordato – una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni con i ministri della Cultura e dell’Istruzione, stiamo intensificando le iniziative sulla prevenzione, sulla formazione, sull’accoglienza delle vittime. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, perché una richiesta di aiuto, o anche solo un consiglio di fronte a una percezione, può salvare la vita. Per dire a tutte le Giulia d’Italia ‘non sei solà”.