“Guardatevi bene dalla vostra relazione, qualsiasi cosa accada. Parlate con vostro padre, vostro fratello: denunciate qualsiasi avvisaglia. Solo cosi potrete salvarvi la vita”. È l’appello di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la ragazza uccisa a 22 anni dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Denunciate “per non essere qui a celebrare di nuovo un altro femminicidio“, ha detto l’uomo ai cronisti fuori dalla sua casa di Vigonovo. “Come padre mi faccio delle domande, purtroppo per me il tempo è al passato, ora facciamo qualcosa per chi può essere ancora salvato. Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più, perché altre ragazze, altre donne, parlo a nome anche di Elena, faremo qualcosa”.
“A noi come famiglia – ha aggiunto – ovviamente Giulia manca tantissimo, l’avrete visto dai miei messaggi di questa mattina, però dobbiamo farci forza e guardare al futuro”. Nelle scorse ore la ministra Annamaria Bernini ha annunciato che “Giulia riceverà la sua laurea in ingegneria, perché le mancava solo la discussione della tesi. È già dottore, manca solo la formalità. Gino Cecchettin l’ha ringraziata ma ha spiegato: “In cuor mio Giulia si è laureata quel giovedì, lo vedete dai fiocchi rossi sul cancello di casa, non posso che ringraziare perché Giulia se lo è meritato”.
La sorella di Giulia, Elena, che sui social ha attaccato il vicepremier Matteo Salvini per aver apparentemente dubitato della colpevolezza di Turetta, ha detto alla stampa che “un minuto di silenzio per Giulia non serve, non è necessario, bisogna prendere questa cosa come esempio per trasformare la vita e il destino di altre ragazze. Stare qui a piangere, con le mani in mano, non serve a nulla: dobbiamo proteggere le ragazze del presente e del futuro perché Giulia questo avrebbe voluto”.