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Disdette, insulti e minacce di morte al ristorante di Torreglia, lo sfogo del gestore: “Basta, non abbiamo a che fare con la famiglia Turetta”

Nella giornata del dolore e del cordoglio per l’omicidio di Giulia Cecchettin è accaduto anche questo

di F. Q.

Insulti e minacce sui social ai gestori di un ristorante, ma a gestirlo non sono i genitori di Filippo Turetta. Nella giornata del dolore e del cordoglio per l’omicidio di Giulia Cecchettin è accaduto anche questo. Carichi a molla da una copertura mediatica a tappeto decine di utenti web sono andati a cercare dettagli della vita della famiglia Turetta (Filippo è stato arrestato in Germania con l’accusa di omicidio della coetanea Giulia Cecchettin ndr) rintracciando un particolare: la gestione di un ristorante, La Cicogna, a Torreglia nel padovano. Solo che è ben da 12 anni, cioè dal 2011, che Turetta hanno ceduto il locale alla famiglia Fesio. E nelle scorse ore i Fesio hanno dovuto registrare prima una raffica di disdette nelle prenotazioni, poi insulti e minacce di morte vere e proprie.

“A seguito di insulti e minacce ricevute ci teniamo a chiarire che, il ristorante La Cicogna di Torreglia è gestita dalla famiglia Fesio dal 2011, e nulla abbiamo a che fare con la famiglia Turetta”, hanno specificato gli incolpevoli Fesio. “Ogni ulteriore messaggio denigratorio e diffamatorio verrà segnalato alle autorità competenti. Mai avremmo voluto scrivere queste parole ma, noi viviamo del nostro lavoro e trovarci in questa situazione, di disdette tavoli e insultati senza alcun motivo è una cosa grave e ognuno dovrebbe prendersi la responsabilità di ciò che scrive. Rispettare il dolore di queste famiglie distrutte dovrebbe essere alla base del vivere civile ma ormai si è perso il senso del rispetto e insultare senza sapere ancora di più”.

Disdette, insulti e minacce di morte al ristorante di Torreglia, lo sfogo del gestore: “Basta, non abbiamo a che fare con la famiglia Turetta”
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