Omicidio volontario aggravato dall’uso di un “mezzo insidioso” e sequestro di persona. Sono le nuove ipotesi di reato avanzate dalla procura di Venezia nei confronti di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin e ora in stato di fermo in Germania. E gli inquirenti “valutano” anche la premeditazione dell’omicidio sulla scorta del coltello, dei sacchi neri e dello scotch rinvenuti. L’aggravante potrebbe portare all’ergastolo per il 22enne rintracciato domenica dopo una fuga di una settimana a bordo della sua Fiat Grande Punto.

Turetta – che ha già accettato l’estradizione, scelta che abbrevierà i tempi per il suo trasferimento in Italia – quindi rischia una seconda aggravante. Il procuratore capo Bruno Chierchi ha chiarito che “dobbiamo ancora valutare i dati di fatto” e “questo potrà essere fatto solo dopo gli accertamenti irripetibili”, compresa l’autopsia, che verranno compiuti ora che ci sono dei punti fermi e lo studente di ingegneria è in custodia.

Per quanto riguarda le tempistiche il procuratore capo di Venezia ha spiegato che l’estradizione dovrebbe avvenire “nell’arco di una decina di giorni“. “Già da ieri – ha aggiunto – sono stati avviati contatti con la magistratura tedesca, i tempi dell’estradizione di Filippo Turetta dipendono da loro, ma sono molto collaborativi”. Dovrà comunque ricomparire davanti ai giudici tedeschi per dare nuovamente la propria accettazione alla richiesta di estradizione in Italia sulla base del nuovo mandato di arresto internazionale, riformulato dalla Procura di Venezia per l’ipotesi di omicidio volontario. Il giovane aveva già acconsentito al trasferimento in Italia, durante l’udienza di convalida di domenica ad Halle ma sulla base del primo Mae con il quale è stato arrestato, aperto per l’iniziale ipotesi di tentato omicidio.

”Era chiaro che la fuga non poteva durare così tanto perché è un soggetto non inserito in ambiti di criminalità organizzata”, ha sottolineato il procuratore aggiungendo che l’autopsia sul corpo della vittima “sarà fatta solo quando ci saranno le notifiche alle parti” e i tempi potrebbero essere un po’ più lunghi del previsto visto che il ragazzo è detenuto ad Halle e deve quindi nominare un legale.

Dopo il consenso alla consegna già espresso, il ragazzo dovrà comparire davanti a un giudice tedesco. L’udienza non è ancora stata calendarizzata e sicuramente non si terrà lunedì. Dopo il pronunciamento della corte, Turetta poi potrebbe essere trasferito in un carcere italiano. Una passaggio che – secondo diverse fonti – potrebbe concludersi nel corso della settimana.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Migranti in Albania? Chi esamina le domande d’asilo sciopera: “Procedure accelerate? 85mila pratiche da smaltire e siamo pochi”

next
Articolo Successivo

Altra notte in carcere in Germania per Filippo Turetta: la consegna in Italia slitta di 10 giorni. Resta il nodo premeditazione

next