Migliaia di studenti si sono radunati nel cortile della Facoltà che frequentava Giulia Cecchettin, per ricordare non solo lei ma tutte le vittime di femminicidio, già 106 in Italia solo nel 2023. “Come rappresentanti di Ingegneria – spiega Giada Aureli, Rappresentante degli Studenti a Ingegneria Biomedica con Udu- abbiamo sentito la necessità di ritrovarci, di trovare un momento in cui stare insieme, tra studenti, in accordo con la famiglia e nel rispetto del loro dolore, per ricordare Giulia. Giulia non c’è più e questo non è un caso, 106 donne prima di lei solo nel 2023 in Italia sono state ammazzate. Per tutte queste donne non possiamo rimanere in silenzio e i minuti di commiato non ci bastano. Vogliamo una vita di rumore, vogliamo alzare la voce ogni volta che assistiamo a comportamenti sessisti e misogini, vogliamo che le istituzioni siano pronte a rispondere e a supportarci ogni volta che chiediamo aiuto”.