“Io ripeterò sempre che la differenza non deve essere sulle spalle delle donne, anzi gli uomini devono fare un mea culpa, anche chi non ha mai torto un capello perché il catcalling o l’ironia da spogliatoio non vanno bene”. Lo dice Elena Cecchettin, sorella di Giulia, uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta. “Fatevi un esame di coscienza e iniziate a richiamare anche i vostri amici perché da voi deve partire questo. Noi donne possiamo imparare a difenderci ma finché gli uomini non si fanno un esame di coscienza e non si rendono conto dei privilegi che hanno in questa società non andremo da nessuna parte” aggiunge la giovane di Vigonovo. Se Filippo avesse parlato con un terapeuta, anche solo con un genitore, se si fosse sfogato con un amico forse questo epilogo sarebbe diverso. Quando vedete un amico un pò ossessivo forse è il caso di parlarne” conclude Elena Cecchettin.

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Milano, il duro intervento dell’universitaria rivolta a Fontana: “Taglio fondi diritto allo studio? Siete responsabili di non permetterci una vita migliore”

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Giulia Cecchettin, la rettrice dell’Università di Padova: “Filippo cresciuto in un ambiente normale, la violenza che ha espresso ci spaventa”

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