“Mi hanno chiesto in passato di fare politica, ma ho sempre risposto di no. A parte che io ho una fedina penale spaventosa, ma se ti metti in politica o ti fai murare come in un alveare con la cera oppure ti trovano lo scandalo. E per trovare scandali nella mia vita ci mettono 3 secondi”. Sono le parole dello scrittore Mauro Corona che, ospite di Uno, Nessuno, 100Milan (Radio24), rivela alcuni aneddoti del suo passato, come il suo rifiuto a diverse proposte di entrare in politica: “L’ex presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, durante un convegno sul legname a Firenze, mi disse che, se si fosse ricandidato e avesse vinto, mi avrebbe voluto alla cultura. Ma io gli risposi di no. Quando ero giovane, diciamo che ho fatto rumore: ho avuto 3 processi per bracconaggio, 2 per ubriachezza molesta, 3 per interruzione di funzione religiosa, per turpiloquio in luogo sacro e per sequestro di persona“.
E narra un episodio esilarante che gli è costato un processo a Belluno e la condanna a 8 mesi di reclusione con la condizionale: “In montagna c’era un vecchio ateo che si vantava di non essere mai andato a messa. Nella notte di Natale decisi di portarlo alla messa di mezzanotte, che per me era un rito importante, anche se la mia fede non cola dai candelabri – continua – Eravamo al bar e lui non voleva venire, così l’ho caricato in spalla, siamo entrati in chiesa e l’ho gettato sull’altare. Il prete è inciampato in questo vecchio, sono caduti entrambi e io poi mi sono messo ad arringare la folla”.
Corona chiosa, tra le risate irrefrenabili del conduttore Alessandro Milan: “Quando allora mi proponevano di entrare in politica, mostravo questa condanna come un blasone e tutti immediatamente rinunciavano”.