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Primo guaio per il governo Sànchez, giudice chiede alla Corte Suprema di indagare su Puigdemont. L’accusa è di terrorismo

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Il giudice istruttore del Tribunale Nazionale spagnolo, Manuel García Castellón ha chiesto alla Corte Suprema di aprire un’indagine su Carles Puigdemont – ex presidente della Catalogna e membro del Parlamento europeo – e sulla leader del partito Sinistra Repubblicana di Catalogna (Erc), Marta Rovira. L’accusa è di terrorismo: l’inchiesta è quella che si concentra sul movimento Tsunami Democràtic per i disordini seguiti alla condanna dei leader indipendentisti catalani nel 2019. Il quotidiano spagnolo Vanguardia spiega che il giudice sostiene di non poter continuare a indagare sul caso, perché l’ex presidente catalano gode dell’immunità in quanto membro del Parlamento europeo. Secondo il magistrato, Puigdemont aveva un ruolo di leadership nelle proteste, avendo partecipato alle riunioni tenutesi a Ginevra dal 29 al 31 agosto 2019, dove potrebbe essere stata pianificata l’azione di Tsunami Democràtic. Per Manuel García Castellón le proteste messe in atto dalla piattaforma indipendentista sono da classificarsi come “terrorismo”.

Puigdemont è il leader di Junts per Catalunya, il partito indipendentista catalano di destra che è stato fondamentale per la formazione della maggioranza su cui si basa il nuovo governo di sinistra di Pedro Sànchez. Tra i punti dell’accordo politico, tra l’altro, c’è anche un’amnistia per i reati politici dei partiti indipendentisti, tema che ha scatenato proteste di piazza in tutta la Spagna organizzate dai partiti di centrodestra e in particolare di destra estrema.

Di recente il giudice Garcìa Castellòn ha chiesto “protezione” dopo aver ricevuto alcune critiche di appartenenti al governo spagnolo e della Generalitat della Catalogna, proprio per aver accusato Puigdemont in un caso di terrorismo durante i negoziati sull’amnistia tra il Partito socialista da una parte e Esquerra e Junts dall’altra.

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