La guerra in Ucraina è una “tragedia e occorre pensare a come “mettervi fine”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al vertice del G20, aperto oggi in modalità virtuale dal premier indiano Narendra Modi. “Nei loro discorsi, i leader hanno detto di essere scioccati dalla continua aggressione della Russia all’Ucraina. Certo: l’azione militare è sempre una tragedia per gli individui, per le famiglie, per i Paesi. E certo, dobbiamo pensare a come fermare questa tragedia. Tra l’altro, la Russia non ha mai rifiutato il dialogo per la pace con l’Ucraina. Non è stata la Russia ma l’Ucraina ad annunciare pubblicamente di avere lasciato il tavolo negoziale”, ha detto Putin collegato in videoconferenza. A questo proposito il presidente russo ha ricordato che il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto legge per “per proibire il negoziato con la Russia”.

Ma è presto per dire quali siano ora le intenzioni di Putin. Nei giorni scorsi altri esponenti del governo russo hanno ribadito l’impossibilità per Mosca di coesistere con l’attuale governo di Zelensky. Non solo: che quella che il Cremlino ha battezzato “operazione militare speciale”, l’attacco che ha portato i russi a controllare un quinto del territorio ucraino e a considerarlo definitivamente russo, non si arresterà fino alla completa “smilitarizzazione” dell’Ucraina. A confermarlo, se non altro, è la nuova, massiccia mobilitazione in atto: Mosca ha infatti aumentato la quota di soldati per il reclutamento annuale, dai 250-260mila previsti prima della guerra a 420mila, numero messo nero su bianco nel piano annuale di reclutamento dei coscritti, superando anche la precedente previsione che si fermava a 300mila. Il parlamento russo ha inoltre approvato l’aumento dell’età massima per l’arruolamento, che passa da 27 anni a 30. La nuova chiamata alle armi inizierà il primo gennaio 2024.

Al G20 in modalità virtuale cui ha preso parte Putin non partecipa il presidente Usa Joe Biden, rappresentato dalla segretaria al Tesoro Usa Yanet Yellen. Alla riunione partecipa la premier italiana Giorgia Meloni che segue i lavori insieme al cancelliere Olaf Scholz nell’ambito della sua missione odierna a Berlino. La premier italiana ha risposto alle parole di Putin sull’Ucraina affermando che la Russia può riportare la pace in ogni momento “ritirandosi dai territori illegalmente occupati e ristabilendo la sovranità e la piena integrità territoriale dell’Ucraina”. Secondo fonti di Palazzo Chigi riportate dalla stampa, Meloni ha nuovamente condannato l’azione di Mosca, “anche per le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere”.

Il G20 ha affrontato anche la situazione a Gaza. La situazione nella Striscia di Gaza è andata ormai “oltre il limite della criticità”, ha detto Putin sul tema. Se la guerra in Ucraina è “uno shock”, lo è anche “lo sterminio della popolazione civile in Palestina”. E ancora: “Dobbiamo aiutare le persone nella Striscia di Gaza che soffrono a causa degli eventi attuali, questo è il nostro sacro dovere”.

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