“Avevo capito male“. Con queste parole il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo giustifica quanto accaduto e annuncia il ritiro degli emendamenti alla Manovra presentati dal Carroccio in commissione Bilancio. Nonostante l’accordo di maggioranza, che prevedeva di incanalare tutte le modifiche in un maxi-emendamento concordato, dal partito di Matteo Salvini era arrivata la sorpresa con il deposito degli emendamenti al testo della manovra. Solamente tre, ma quanto basta per creare non poche tensioni. Le proposte non erano di carattere oneroso ma in ogni caso non rispettavano l’intesa di maggioranza, cioè di non avanzare richieste di modifica alla legge di bilancio attraverso i singoli senatori.
Una mossa che era stata vista come una sorta di piccola ribellione conseguenza al clima teso tra il Carroccio e Fratelli d’Italia, in contrasto per le candidature alle Regionali 2024. “All’ultima riunione di maggioranza con il ministro Ciriani avevo capito che 2 o 3 emendamenti si potevano presentare giusto a livello simbolico”, ha fatto sapere Romeo. “Evidentemente ho capito male e ho già dato mandato di ritirarli e di trasformarli in ordini del giorno”, ha assicurato il capogruppo della Lega a Palazzo Madama. Gli emendamenti della Lega risultano già ritirati. Rimangono, invece, oltre 2.600 richieste di modifica presentate dalle opposizioni: 1.103 dal Pd, 945 dal M5s, 330 dall’Alleanza Verdi e Sinistra, 150 da Italia viva e 91 da Azione.