Diritti

Persone con disabilità, si è riunito l’Osservatorio (inattivo da 7 mesi) e ora lo controlla la ministra. L’ex guida: “Così l’indipendenza è persa”

Nuove competenze e più esperti ma anche meno autonomia dalla politica dato che la ministra per le Disabilità ne nominerà i coordinatori dei suoi 5 Tavoli di lavoro. Il 7 novembre si è insediato, inattivo dall’aprile scorso, l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (Ond), ente preposto a stilare i rapporti da presentare al governo per la realizzazione di leggi sul tema disabilità. “L’Ond ha perso la sua relativa indipendenza nel funzionamento ed è diventato un organismo diretto sostanzialmente dalla ministra per le Disabilità. Locatelli ha assunto prerogative sull’ente come nessuno prima di lei”. A denunciarlo a ilfattoquotidiano.it è Giampiero Griffo, ex coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Ond. “Inoltre è bene evidenziare che gli spostamenti dei membri con disabilità che hanno più difficoltà a raggiungere la sede a Roma non prevedono rimborsi spese”, aggiunge Griffo.

“Obiettivo principale? Realizzare il nuovo Programma di azione triennale: indicare strumenti operativi e risorse per l’attuazione” – Tutte le organizzazioni contattate da ilfattoquotidiano.it che fanno parte dell’Ond lamentano che “negli ultimi anni, soprattutto durante la pandemia, sono state in parte sospese le convocazioni ai tavoli di lavoro, rallentando l’efficacia e provocando un funzionamento a singhiozzo”. Le convocazioni spettano al governo. Nonostante questo, le attività dell’ente hanno contribuito all’approvazione di leggi specifiche. Il principale compito dell’Ond era quello di predisporre un Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità. A seguito del decreto legge n.198 del 29 dicembre 2022, il Programma è divenuto triennale. Il Piano, una volta predisposto, sarà fatto proprio dal governo, firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in gazzetta ufficiale. “Nel Piano triennale sono previsti non solo gli obiettivi formulati dall’Ond ma dovrebbero esserci anche gli strumenti e le risorse necessarie per la sua concreta attuazione”. A dirlo al Fatto.it è Roberto Speziale, presidente Anffas e tra i “membri effettivi” . “Un cambiamento di visione non di poco conto”, evidenziano concordi le organizzazioni.

L’impatto dell’Ond sulle leggi approvate – Finora sono stati prodotti due Programmi biennali (nel 2013 e 2017). “L’Ond ha predisposto una mole di documenti che, anche se non hanno avuto un apparente impatto, hanno contribuito a far avanzare la cultura e la visione sulla disabilità, orientando le politiche nazionali e contaminando le norme che in questi anni sono state emanate”, spiega Speziale. Le principali leggi approvate, frutto anche dei lavori dell’ente, ad esempio sono il Dopo di noi e la Legge delega n.227/21, la cosiddetta riforma delle disabilità in materia di valutazione di base, multidimensionale e progetto di Vita individuale, personalizzato e partecipato.

“Servono proposte concrete da realizzare in tutta Italia senza discriminazioni” – Una delle novità è l’aumento del numero dei membri. Ne fanno parte oltre 50: 35 sono “membri effettivi”, di cui 11 tra le associazioni nazionali che tutelano i diritti delle persone disabili e, novità di quest’anno, sono state inserite altre 20 organizzazioni come “invitati permanenti” ma senza diritto di voto. “Quest’ultime assistono alle riunioni per assicurare la partecipazione di soggetti portatori di ulteriori competenze di settore”, ha dichiarato Locatelli in occasione della riunione d’insediamento. Il nucleo è rappresentato dal Comitato tecnico-scientifico (Cts), costituito da 7 membri, di cui 2 sono i presidenti delle più grandi Federazioni nazionali (Fand e Fish).

L’ex coordinatore del Cts: “La ministra per le Disabilità ha accentrato su di sé prerogative che prima erano dell’Ond” – Ci sono vari fattori che hanno influito sulla discontinuità delle convocazioni dell’ente. “Si devono considerare le vicissitudini politiche che hanno interessato la formazione dei governi tra il 2019 e il 2023 – riferisce Speziale – che, inevitabilmente, si sono riverberate sull’Ond”. Anche il periodo Covid ha avuto un impatto negativo. “Nonostante le criticità il Cts, nella persona del suo ex coordinatore Griffo, ha continuato a lavorare con grande competenza”, sottolinea il numero uno di Anffas. “Il Pnrr ha individuato nell’Ond il soggetto preposto al monitoraggio di quanto in esso previsto per le disabilità ma, di fatto, non è mai stato investito di tale compito, ci aspettiamo che l’attuale governo lo faccia” dice Speziale. Contattato dal Fatto.it Griffo annuncia che lunedì 13 novembre ha inviato a Locatelli il rapporto finale del suo lavoro da inserire nel sito dell’Ond. L’ex coordinatore critica “la nuova regolamentazione dell’ente definita dalla ministra (DPCM 115/23) che ne modifica la natura, dato che il decreto fa nominare da Locatelli i coordinatori dei soli 5 gruppi di lavoro, prima erano 13, e toglie all’ente la facoltà di sceglierli sottraendone autonomia decisionale”. La politica ci mette il cappello? “L’Ond ha perso la sua relativa indipendenza”, sottolinea Griffo”. “Locatelli, che in qualità di ministra per le Disabilità ne è il presidente come avveniva anche prima, ora però assume prerogative che la precedente ministra Stefani non si era mai attribuita”.

Confad: “Tanto lavoro da fare, al centro anche le esigenze dei caregiver famigliari” – Negli anni si è proceduto a plurime proroghe dell’ente senza aggiornare la composizione. Ora tra le varie cose l’Osservatorio dovrà predisporre la relazione al parlamento sulla Legge 104 e organizzare la Conferenza nazionale sulla disabilità. “L’obiettivo è realizzare il nuovo Piano Triennale su 5 ambiti di azione: Accessibilità universale, Progetto di vita, Istruzione, università e formazione, Lavoro, Benessere e salute”, spiega al Fatto.it Alessandro Chiarini presidente Confad, tra i nuovi membri permanenti intervenuti i 7 novembre. Quali istanze Confad porterà ai tavoli? “In particolare ci batteremo per affermare il principio che ogni politica in favore delle persone con disabilità deve sempre tenere presente il contesto della famiglia, a partire dal caregiver familiare, perché solo attraverso la centralità di questi soggetti si possono dare risposte davvero adeguate”, afferma Chiarini. Il 24 novembre per la Giornata contro la violenza sulle donne, l’Ond si riunirà per condividere una strategia che sia attenta alle donne disabili. A dicembre in vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità si terrà una riunione straordinaria per parlare della piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica. In quell’occasione si insedieranno gli esperti scelti dalla ministra che coordineranno i 5 gruppi di lavoro.