La 42enne ora minaccia azioni legali contro la compagnia, che però si difende sostenendo che il divieto di prodotti a base di canapa era esplicitato nel regolamento
Una famiglia statunitense si stava imbarcando in una nave da crociera in partenza da Miami, quando è stata bruscamente respinta per possesso di caramelle gommose al CBD. La sfortunata protagonista della vicenda è Melinda Van Veldhuizen che, durante i controlli di routine prima di salire a bordo, ha involontariamente attirato l’attenzione della sicurezza con un pacchettino di dolci. Notato il contenuto, la 42enne è stata immediatamente portata in un’area separata, dov’è stata interrogata per più di due ore. Al termine del lungo dialogo, è stato comunicato alla donna che non le era permesso pernottare all’interno dell’imbarcazione a causa dei dolcetti “Sleep Tight”.
“Sono stata trattata come una criminale“, ha dichiarato Melinda. Per fare chiarezza sulla questione, è intervenuta l’infermiera della madre di famiglia, che ha spiegato di averle consigliato la soluzione CBD per “aiutarla a dormire un po’ durante il viaggio che aveva in programma con la sua famiglia per festeggiare il suo 21° anniversario di matrimonio”. Nonostante è stata fermata solo la donna, l’intera famiglia ha deciso di non partire: “Avevano speso circa 5.586 dollari per la vacanza programmata”, ha spiegato l’avvocato di Van Veldhuizen al Washington Post.
Come se non bastasse, la compagnia – Carnival Cruise Line – attraverso un comunicato, poi firmato dal capitano di bordo, ha affermato di aver bandito a vita la donna da ogni potenziale crociera futura con le loro imbarcazioni. “Questa decisione – si legge – è basata sulle azioni da lei commesse durante la crociera in corso, che hanno rappresentato una violazione delle regole della nave, hanno interferito con la sicurezza e/o il divertimento degli altri ospiti sulla nave o hanno causato danni a Carnival”.
“Il CBD, – specifica il legale di Melinda – è un composto comunemente derivato dalla canapa che non provoca danni o ‘sballo’, è diverso dalla marijuana, che contiene THC, una sostanza che altera la mente”. E ancora: “Il CBD è legale nella maggior parte del paese dopo che il Congresso ha rimosso la canapa dalla sua lista di sostanze controllate”.
La 42enne ora minaccia azioni legali contro la compagnia che però si difende sostenendo che il divieto di prodotti a base di canapa era esplicitato nel regolamento: “Mentre alcuni prodotti CBD utilizzati per scopi medicinali possono essere legali negli Stati Uniti, non sono legali in tutti i porti che visitiamo e quindi sono anche considerati articoli proibiti”, si legge nel sito web della Carnival Cruise Line.