A gasolio, elettrico e, “un po’ più tardi”, anche a idrogeno. La quarta generazione del Renault Master, il large van della Losanga, nasce per andare incontro alle esigenze di tutti i potenziali clienti. Con i suoi oltre 3 milioni di esemplari commercializzati dal 1980 in poi ha una tradizione di successo che conta di prolungare grazie all’approccio multienergy che si esprime attraverso una nuova piattaforma che asseconda non solo la domanda di motorizzazioni efficienti, ma anche di design. L’intervento sulle linee ha prodotto un miglioramento del 12% dell’aerodinamica con ripercussioni positive sui consumi, ridotti fino al 20% rispetto al modello attuale a gasolio. Non a caso Renault lo presenta come “il veicolo più efficiente della categoria”, almeno allo stato attuale.

L’Lcv francese – fabbricato a Batilly in tutte le sue declinazioni – arriva in Italia la prossima primavera con le sue motorizzazioni Diesel Blue dCi da 105, 130, 150 e 170 Cv con cambi manuale a 6 marce o automatico a 9 rapporti e un contenimento medio dei consumi di un litro e mezzo ogni 100 chilometri (194 g/km di CO2) e con le sue declinazioni elettriche da 96 (129 Cv) o 105 kW (141 e 300 Nm di coppia) con batteria da 40 oppure 87 kWh. L’autonomia massima a zero emissioni anticipata dal costruttore nel ciclo Wltp supera i 410 km. La capacità di carico è di 1,6 tonnellate, mentre quella di traino arriva a 2,5. Circa il rifornimento, Renault promette un pieno tra il 15 e l’80% in 38 minuti, mentre con mezz’ora si guadagnano 230 chilometri. Nel segmento dei large van, la quota elettrica raggiunge il 4%, la metà di quella complessiva dei veicoli commerciali, che dovrebbe lievitare al 55% con il 2030.

Per la declinazioni endotermiche a trazione anteriore il carico utile è stato portato ad un massimo di 4 tonnellate. Il volume, invece, è compreso fra i 11 e 22 metri cubi, anche per la varianti a trazione posteriore. Il modello si può configurare complessivamente in 40 varianti, senza contare una possibilità quasi infinita di personalizzazioni. Il nuovo Master guadagna spazio nell’abitacolo, con portaoggetti – tra scomparti, vani e tasche – per un totale di 135 litri.

I professionisti più esigenti dispongono così di una sorta di ufficio mobile modulabile, altamente tecnologico. Il large van sarà a listino con 20 avanzati dispositivi di assistenza alla guida. In attesa del prezzo (“lo comunicheremo più avanti”, ha detto Heinz Jürgen Löw, Ceo della divisione Veicoli Commerciali di Renault), il costruttore ha anticipato che la gamma sarà equipaggiata di serie con il sistema multimediale OpenR Link (a richiesta anche con Google integrato che offre più di 50 app), schermo da 10”, compatibilità wireless per Android Auto ed Apple CarPlay e connessione al veicolo da remoto mediante la App My Renault.

Le versioni elettriche del nuovo Master sono dotate delle funzioni V2X: Vehicle To Load (V2L) e Vehicle To Grid (V2G), che include sia la possibilità di ricaricare dispositivi elettrici al veicolo sia di essere collegato alla rete e fornire energia per contribuire alla “stabilizzazione” della rete.

Le proporzioni sono sostanzialmente sovrapponibili a quelle del modello uscente (il passo ridotto e l’avantreno rivisitato hanno ridotto il diametro di sterzata di 1,5 metri), rispetto al quale offre una larghezza di accesso alla porta laterale scorrevole di 40 millimetri e una lunghezza di carico lievitata di 100.

La declinazione del futuro, quella a idrogeno, non arriverà prima della fine del 2024, forse anche all’inizio del 2025 con una percorrenza massima superiore ai 500 chilometri, ma con una capacità di carico leggermente inferiore. Verrà lanciata nei mercati più “ricettivi” e che offrono una rete distributiva almeno “accettabile”: Germania, Francia e Paesi Bassi.

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