Un ‘minuto di rumore’ alla Camera, con le mani che battevano a ritmo sugli scranni. Il gruppo M5s ha preso parola sull’ordine dei lavori e – raccogliendo l’appello di Elena, la sorella di Giulia Cecchettin – ha così espresso la sua indignazione per il brutale femminicidio della giovane studentessa. “È un modo per ricordare all’interno del Parlamento Giulia Cecchettin, nel giorno in cui il Senato ha approvato all’unanimità il ddl in materia di contrasto alle violenza sulle donne e proprio nella settimana che ci accompagna alla data del 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, ha detto Agostino Santillo, vicepresidente del M5s alla Camera. “Un gesto che vuole richiamare le Istituzioni e tutto il Paese ad un impegno concreto per estirpare la piaga del femminicidio, oggi purtroppo non emergenza ma fenomeno strutturale della nostra società”.
Il presidente di turno, Giorgio Mulè, prima di riprendere i lavori ha quindi detto: “Speriamo che qualcuno abbia orecchie per ascoltare questo rumore e soprattutto cuore”.

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