“Il ministro Lollobrigida col suo gesto ha riscattato il mio disagio contro i ritardi dei treni. È come quando un centravanti segna un gol e io, pur sapendo di non essere un centravanti, sono contento che ha segnato lui”. Inizia così l’appassionata difesa che a Tagadà (La7) il direttore editoriale di Libero, Pietro Senaldi, fa del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, da lui oggi intervistato sul suo quotidiano.
Le stravaganti argomentazioni addotte dal giornalista, come quella secondo cui il ministro avrebbe riscattato tutti i pendolari che lottano giornalmente contro i disservizi dei treni, scatenano il dissenso della conduttrice della trasmissione, Tiziana Panella, e della sondaggista Alessandra Ghisleri, la quale pochi minuti prima aveva osservato che il gesto di Lollobrigida ha contribuito, invece, ad allontanare gli italiani dalla politica.
Senaldi esprime la sua contrarietà a Ghisleri: “Il cittadino è diverso dal ministro che sta svolgendo il suo lavoro per tutti. Se arriva in ritardo in ufficio un tuo collaboratore, non ci sono 30 carabinieri che lo aspettano e quindi non crea disagio alle forze dell’ordine e a una città”.
Ghisleri ribatte: “Il ministro ha una scorta e dispone di auto blu, che poteva tranquillamente usare e con cui arrivare in orario a Caivano”.
Senaldi obietta: “Ma lui ha scelto il Frecciarossa perché col treno sarebbe arrivato prima. Non poteva immaginare che il treno avrebbe fatto 2 ore di ritardo. Ma poi che danno hanno subito i passeggeri?”.
“Nessuno – replica Ghisleri – Però sul treno che prendono i miei collaboratori ci sono migliaia di persone, dal dirigente all’operaio”.
“O il chirurgo che sta andando a operare qualcuno”, interviene Panella.
Senaldi urla e sbotta: “Ma no, dai, il chirurgo non prende il treno per andare a operare. Non diciamo queste cose”.
“E perché mai? – ribatte la giornalista – Vuoi che ti faccio un esempio con nome e cognome?”.
“Ma non prende un treno per fare un intervento salva-vita – ribadisce Senaldi – Non è così. Ma poi quanta gente è attesa da 20 o 30 carabinieri?“.
“Pensa, per me vale di più la vita di quel paziente“, chiosa Panella.
“Ma qual è il danno fatto da Lollobrigida col suo gesto?”, insiste Senaldi.
“È un danno provocato principalmente al governo e a Meloni”, risponde Ghisleri.
“Non credo proprio” ribatte Senaldi.
“E invece sì – obietta la sondaggista – perché si è fatto vedere diverso dagli altri”.
“Ma è diverso dagli altri, è un ministro“, ribadisce Senaldi.
E Panella coglie l’occasione al volo per ricordare le parole di Giorgia Meloni a un anno della vittoria delle elezioni: “Abbiamo portato al governo l’Italia vera, l’Italia di quelli che si sono sempre rimboccati le maniche, ma sono stati scavalcati da furbi e privilegiati in una società nella quale per andare avanti dovevi far parte del giro giusto di amicizie”.
Panella aggiunge: “Verrebbe da dire che manca solo la frase ‘abbiamo portato al governo l’Italia di quelli che, quando c’è un ritardo sul treno, se lo beccano e non scendono’“.
“Ma mica stava andando in pizzeria”, insorge il direttore di Libero.
E Ghisleri ribatte: “Allora facciamo così: diamo il numero di telefono esatto ai pendolari, così se si è bloccati su un treno si può chiamare per chiedere di scendere alla prossima stazione”.