Una donna di 87 anni e il figlio di 60 anni si sono tolti la vita dopo aver distrutto 20mila euro in contanti. È quanto accaduto a Teolo, un paesino del Padovano, all’interno della casa in cui i due convivevano. Le ragioni del gesto non sono chiare. I due sono stati trovati senza vita nella loro villetta bifamiliare e il decesso è stato causato dall’inalazione di monossido di carbonio. Secondo gli inquirenti non si tratta di un incidente, ma di una scelta volontaria. Il gas proveniva da una stufa a legna, e i due corpi sono stati ritrovati entrambi al piano terra, dove tutte le finestre erano sigillate e dove anche le porte erano state chiuse ermeticamente, dettagli che hanno confermato agli inquirenti l’ipotesi del gesto volontario.

Prima di compiere l’estremo gesto, Rosa Dalla Valle e Paolo Rampon, questi i nomi dei protagonisti della tragedia, hanno tagliato con le forbici 20mila euro in banconote. Stando a quanto riporta Il Corriere del Veneto, l’ipotesi è che abbiano voluto distruggere i propri possedimenti economici per non permettere ai familiari, con cui da anni sembra non avessero più rapporti, di ereditarli. Sembra inoltre che i due, casalinga e geometra, non avessero buoni rapporti neanche con i propri vicini, e fossero molto schivi e isolati.

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Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).

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