L’occupazione femminile ha raggiunto livelli “record“, la fiducia degli investitori è “sotto gli occhi di tutti“, addirittura gli scioperi sono “una buona notizia“. Giorgia Meloni ostenta sicurezza rispondendo al question time al Senato nelle ore in cui suo cognato, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, è sepolto dalle polemiche per il caso – raccontato dal Fatto – della “fermata ad personam” del treno su cui viaggiava. Ma il Frecciarossa-gate non entra nell’Aula di palazzo Madama, perché il format limita il dibattito agli argomenti delle interrogazioni già previste. La prima, firmata da Antonio De Poli di Noi moderati, fornisce l’assist alla premier per celebrare il “record” di “occupazione femminile in termini assoluti e di tasso di occupazione”, il risultato – dice – “che mi rende più fiera di questo primo anno di governo. Abbiamo lavorato su questo anche in legge di bilancio”, con “misure per le famiglie con i figli, per aumentare il reddito disponibile, incentivare natalità e favorire lavoro delle mamme”, rivendica. Poi sottolinea l'”attenzione” del governo ai rinnovi contrattuali e lancia una frecciata ai sindacati, che accusa di atteggiamento pregiudiziale: “Prima avevano una mobilitazione contenuta – ho registrato dal 2012 al 2022 circa sei scioperi generali – ora se ne fanno due ogni anno, ma anche questa è una buona notizia”, afferma.
Il secondo a intervenire è il leader di Italia viva Matteo Renzi: quello descritto dalla premier è un “disegno paradisiaco che non corrisponde alla realtà del Paese”, attacca, elencando gli aumenti dovuti all’inflazione, dalla benzina al pane, dal latte alla pasta. “La sua coerenza si è fermata il giorno delle elezioni”, dice rivolto a Meloni. “Aveva detto che avrebbe chiuso i porti e gli sbarchi sono raddoppiati, aveva detto che dovevamo uscire dall’euro, aveva detto che le accise sulla benzina erano uno scandalo e le ha aumentate. Per non parlare della giustizia e del Pnrr”. Critiche che la leader di FdI respinge: “È sotto gli occhi di tutti la crescita della fiducia degli investitori, la promozione di quattro agenzie di rating che di solito non sono buone su queste materie. Le famiglie comprano titoli di Stato, la borsa cresce più delle altre. Dati che dicono qualcosa di più rispetto alle valutazioni legittime dell’opposizione”. Il costo della benzina, poi, “dipende dai paesi che detengono il petrolio: se ci vuole dare una mano con il suo amico Bin Salman forse può aiutarci”, contrattacca (video). Sul Pnrr, poi, “non c’è nessun ritardo e nessuna difficoltà nell’ottenere i fondi”, afferma la capa del governo. “Siamo stati i primi a presentare i piani e le uniche difficoltà sono per gli obiettivi che abbiamo ereditato, come lo stadio di Firenze. La speranza di certa opposizione che ha tifato contro l’Italia sperando che le rate non venissero pagate finora è stata tradita”.
Il capogruppo M5s Stefano Patuanelli, ha invece chiesto alla premier della celebre telefonata in cui, parlando con quello che lei credeva il capo dell’Unione africana (in realtà i due comici russi Vovan e Lexus) ha ammesso che la “controffensiva dell’Ucraina non sta andando come ci si aspettava“, sul conflitto “c’è molta stanchezza da tutte le parti” e “si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita“. “La Meloni al telefono ci è piaciuta molto, ha detto delle cose che riteniamo giuste. In presenza però dice il contrario: a maggio diceva di scommettere sulla vittoria dell’Ucraina. C’è una discrasia inaccettabile. Allora la domanda inevitabile è: qual è la Meloni vera?”. “Ho detto quello che tante volte ho ripetuto, noi siamo a fianco dell’Ucraina e cerchiamo una pace giusta, in linea con il diritto internazionale, siamo pronti a fare le nostre proposte quando dovessero esserci i margini”, ha risposto lei. “Il punto è che per arrivare a un’opzione di questo tipo l’unico modo è mantenere un equilibrio tra le forze in campo, che vuol dire sostenere l’Ucraina. se avessimo smesso di sostenerla, come qualcuno proponeva in quest’aula, avremmo avuto un’invasione. Sono consapevole della stanchezza dell’opinione pubblica perché ascolto la gente. ma penso che la responsabilità della politica sia guidare la società e non rincorrerla”.