Il no del capotreno, le chiamate ai vertici di Trenitalia e, infine, la “fermata straordinaria” a Ciampino accordata al ministro in virtù di un ritardo sul convoglio superiore ai 100 minuti. In più la possibilità che tra gli interlocutori della segreteria di Francecso Lollobrigida vi sia anche la responsabile Affari istituzionali del Polo Passeggeri di Fs, che non è altro che l’ex segretaria particolare dell’attuale presidente del Senato e cofondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa.
La vicenda, svelata dal Fatto Quotidiano, ha scatenato la bufera politica nei confronti del ministro, con tanto di presa di distanze degli alleati della Lega. “Ho chiesto una cosa come qualsiasi altro cittadino”, ha replicato il ministro dell’Agricoltura. “Macché privilegio“, ha tagliato corto il cognato di Giorgia Meloni. Ma la ricostruzione di quanto avvenuto su quel Frecciarossa sembra essere qualcosa di molto diverso dalla possibile richiesta avanzata da un “qualsiasi” passeggero che si trova a bordo di un vagone dell’Alta velocità che viaggia con 100 minuti di ritardo.
Una fonte qualificata del Fatto ha confermato quanto riportato giovedì da Repubblica: è il ministro Lollobrigida in persona a chiedere la “fermata straordinaria” al capotreno, ricevendo però un primo rifiuto. Subito dopo la segreteria del ministro contatta i vertici di Trenitalia, telefonando alla segreteria dell’Amministratore delegato Luigi Corradi (confermato nel suo ruolo lo scorso maggio). Secondo quanto riporta La Stampa, prima ancora sarebbe stata coinvolta Valeria Giovanna Venuto, responsabile Affari istituzionali del Polo Passeggeri di Fs. Venuto è l’ex segretaria particolare di Ignazio La Russa, diventata dirigente con la conferma di Corradi ad Ad di Trenitalia. Ed è anche la moglie di Giovannantonio Macchiarola, già uomo di fiducia dell’ex ministro Angelino Alfano, passato da Eni ad Enav, dove è capo della comunicazione e public affairs, proprio in quota Lollobrigida.
Sta di fatto che grazie a questi contatti si è sbloccato l’iter autorizzativo e Rfi, altra società dello stesso gruppo, ha permesso la sosta a Ciampino – subito dopo la partenza da Roma – del Frecciarossa 9519 Torino-Salerno. Fermata straordinaria e corsa in auto blu che ha permesso al ministro di risparmiare, come ricostruito dal Fatto, appena 15 minuti per il suo arrivo al parco di Caivano.