Sarà una partita a scacchi. Parola di capitan Filippo Volandri. L’Italia, in realtà tutto il mondo del tennis, attende nuovamente l’incontro tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Dopo essersi giocati le Atp Finals a Torino, la battaglia si sposta a Malaga per la semifinale della Coppa Davis. Il numero uno del mondo contro il numero quattro, il cannibale 36enne contro l’astro nascente 22enne, uno contro l’altro per la terza volta in due settimane. In palio c’è la finale di quella che in Andalusia è stata ribattezzata la “coppa del mondo del tennis”: una finale che l’Italia insegue da 25 anni, bramando ancora l’unica insalatiera conquistata nel lontano 1976. Italia-Serbia è soprattutto Sinner contro Djokovic, ma non solo. Perché la Davis è l’unica competizione tennistica in cui vince la squadra, a volte anche senza giocare.
“Ci potrebbe essere un Sinner-Djokovic 3.0, credo che sia un bene per tutti, per Jannik che si mette ancora una volta alla prova e per tutti quelli che guarderanno la partita che sarà ancora più speciale anche rispetto alle ultime due. Con due capitani in campo, con una visione più allargata, con le due squadre che spingeranno i giocatori”, ha spiegato Volandri. La dimensione da Nazionale esalta il serbo Djokovic, ma in Spagna ha messo in mostra anche un Sinner inedito, specialmente in doppio in coppia con Lorenzo Sonego. Lo scontro tra i due in singolare però varrà comunque un punto. Poi c’è l’altro singolare e appunto il doppio, dove Nole e Jannik potrebbero ritrovarsi nuovamente contro.
L’altro singolare è il punto da cui partire: Volandri per l’Italia potrebbe schierare nuovamente Matteo Arnaldi, le alternative sono Lorenzo Musetti o lo stesso Sonego, che però quasi certamente verrà preservato per l’eventuale doppio decisivo. La Serbia come secondo singolarista invece ha il 24enne Miomir Kecmanovic, attualmente numero 55 al mondo ma con un best ranking di numero 27. La classifica mente, come ha dimostrato l’esordio vincente nei quarti contro il britannico Jack Draper. L’alternativa è comunque di livello alto: Laslo Djere, 28enne numero 33 del mondo, che però è rimasto in panchina perché sul veloce gioca meglio Kecmanovic. Per il doppio invece il capitano Victor Troicki ha la carta Dusan Lajovic (46esimo nel ranking Atp), da schierare al fianco di Djokovic.
Insomma, tra l’Italia e la sua prima finale di Coppa Davis da 25 anni c’è l’ostacolo peggiore: la Serbia di Djokovic è uno squadrone ed è la favorita per la vittoria finale. Dall’altra parte del tabellone ci sono Finlandia e Australia. Servirà un’impresa, che però potrebbe mettere gli azzurri di fronte a un’occasione irripetibile. “Siamo fiduciosi e contenti perché alla vigilia non era così scontato battere l’Olanda, potevano pesare i tre match point non concretizzati nel primo singolare e invece i ragazzi sono stati bravissimi a ribaltarla”, ha spiegato Volandri ai microfoni di Sky Sport. “Nole l’ho visto bene, come Jannik è arrivato tardi per provare il campo, si adattano durante la partita, ma l’ho visto in crescita e soprattutto il fuoco che ha dentro l’ha tirato fuori. Sarà una partita bella bella bella“.
Orari e tv
La semifinale di Coppa Davis tra Italia e Serbia si gioca sabato 25 novembre al ‘Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena’ di Malaga, in Spagna. Il primo singolare è in programma alle ore 12. A seguire la sfida tra Sinner e Djokovic (orario di inizio indicativo dopo le 14), poi l’eventuale doppio in caso di parità. Le partite saranno trasmesse in diretta da Sky, in streaming su NOW e dalla Rai in chiaro. Su Sky i canali di riferimento sono Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis. Sulla tv pubblica invece i match sono visibili in diretta in chiaro su Rai 2 (dalle 13 alle 13.30 passaggio su Rai Sport). E in streaming su RaiPlay.