“Inizialmente, volevamo creare una gemella open-top della Pagani Imola Coupé, il veicolo introdotto nel 2020 che rende omaggio al leggendario circuito. Poi, abbiamo adottato un altro approccio, combinando la sofisticata tecnologia della Huayra Roadster BC con il design e i principi aerodinamici della vettura da pista Huayra R. Il risultato è la più avanzata e complessa Imola Roadster”. È così che Lorenzo Kerkoc, Responsabile del reparto “Grandi Complicazioni”, presenta l’ultima nata del costruttore di San Cesario sul Panaro (Modena).
Kerloc dirige la divisione di Pagani dedicata ai progetti speciali: veicoli prodotti in serie ultra-limitate, caratterizzati da colori, finiture, materiali e forme progettati attraverso una totale sinergia tra clienti e artigiani, al fine di soddisfare ogni desiderio e creare auto completamente su misura. Come del resto lo è la Imola Roadster, sviluppata per portare il massimo dell’avanguardia meccanica e aerodinamica su strada. La produzione sarà limitata a soli otto esemplari, omologati per uso stradale e venduti a cifre da capogiro.
La porzione superiore della silhouette si distingue per la presenza di una struttura di canalizzazione dell’aria che massimizza l’efficacia di aspirazione del propulsore, connessa senza soluzioni di continuità alla grande ala posteriore. Quest’ultima crea carico verticale e stabilizza l’auto alle alte velocità: di fatto, ogni linea e superficie della Imola Roadster è stata progettata con l’obiettivo di raggiungere 600 kg di downforce a 280 km/h.
Impressionanti pure i dati su accelerazione laterale e decelerazione (garantita da un sistema frenante by Brembo, che sfrutta dischi di carboceramica, ideali per l’uso in pista), entrambe pari a 2,2 g, a riprova di capacità dinamiche fuori dall’ordinario. E rese possibili pure dall’efficacia dei pneumatici Pirelli P Zero R, sviluppati su misura per la Imola Roadster, omologati per l’uso stradale e installati su cerchi di lega di alluminio forgiato, nella misura di 21 pollici all’avantreno e 22 pollici al retrotreno.
Il telaio della vettura, un sofisticatissimo mix di carbonio e titanio, consente di contenere il peso a secco del veicolo a soli 1.260 kg. Per raggiungere un risultato simile, è stata prestata attenzione persino alla chimica della vernice: grazie alla tecnologia “Acquarelio Light”, infatti, è stato possibile limare di 5 kg il peso totale della tinta, senza perdere in qualità e lucentezza della stessa.
Una chicca tecnologica tanto quanto gli ammortizzatori a controllo elettronico o l’iconico sistema di scarico a quattro uscite: quest’ultimo è fatto di titanio, rivestito di ceramica e realizzato attraverso un avanzato sistema di fusione al plasma, che garantisce estrema leggerezza e una dissipazione del calore più efficiente. Mentre il sapore “pistaiolo” della vettura è esaltato dalle presenza di sedili monoscocca di fibra di carbonio, con cinture di sicurezza a quattro punti.
Dietro l’abitacolo è incastonata un’evoluzione del propulsore V12 biturbo di 6 litri, ingegnerizzato da Mercedes-Benz AMG per Pagani: eroga 850 Cv di potenza e ben 1.100 Nm di coppia motrice. Una “tempesta” trasferita sulla strada attraverso un cambio sequenziale a sette marce. Velocità massima? Ben 350 km/h, oltretutto limitati elettronicamente…