Libertà condizionale per Oscar Pistorius. Dieci anni dopo aver sparato, uccidendola, la sua fidanzata, l’ex atleta olimpico sudafricano potrà lasciare il carcere nel quale è detenuto. Pistorius sarà rilasciato il 5 gennaio 2024 e la libertà condizionale, soggetta a condizioni, durerà fino al 5 dicembre 2029. Pistorius, corridore con due protesi alle gambe, era in cella dalla fine del 2014. All’ex atleta è stata data una seconda possibilità di libertà condizionale dopo essere stato erroneamente dichiarato non idoneo in una prima udienza lo scorso marzo.

Pistorius era uno degli olimpionici più seguiti al mondo quando ha ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp il giorno di San Valentino del 2013. L’uomo sparò 4 colpi di pistola attraverso la porta del bagno della sua casa di Pretoria, in Sud Africa, e ha sempre sostenuto di essere andato nel panico credendo che ci fossero dei ladri nell’abitazione. Il processo ha invece stabilito che Pistorius ha sparato dopo una discussione e quindi si è trattato di un omicidio volontario. Fu condannato in appello a 13 anni di carcere. In Sud Africa, chi viene condannato per reati gravi, ha diritto alla libertà condizionale dopo aver scontato almeno la metà della pena.

Nato nel 1986, a Pistorius vennero amputate le gambe sotto il ginocchio a causa di un difetto congenito quando aveva 11 mesi. Alle Paralimpiadi ha ottenuto numerosi successi ed è diventato il primo bi-amputato a correre alle Olimpiadi diventando l’atleta paralimpico più famoso al mondo. È probabile che trascorra la libertà condizionale nella villa di suo zio in un ricco sobborgo di Pretoria, dove alloggiò anche durante il processo.

Non potrà lasciare quella zona senza permesso e avrà anche l’obbligo di seguire un programma di gestione della rabbia oltre a svolgere servizi sociali. “La libertà condizionale non significa la fine della pena. Fa comunque parte della stessa – ha detto il portavoce della prigione Singabakho NxumaloSignifica solo che il detenuto completerà la pena fuori da un istituto penitenziario”. La madre di Reeva Steenkamp non ha commentato in prima persona la scelta del tribunale ma attraverso un portavoce ha ribadito di credere che Pistorius abbia intenzionalmente ucciso sua figlia.

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