Diritti

Perché il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne: la storia delle sorelle Mirabal

Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Il periodo dedicato all’attivismo contro la violenza di genere dura 16 giorni e si conclude il 10 dicembre con la giornata internazionale dei diritti umani.

È stato stabilito questo giorno per ricordare il coraggio di tre sorelle – Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, soprannominate mariposas (farfalle) – che hanno combattuto per la libertà del loro paese: la Repubblica Dominicana. Durante gli anni ’40 e ’50, il paese era governato dalla dittatura del generale Rafael Trujilo e le sorelle Mirabal decisero di denunciarne gli orrori e i crimini con l’attivismo politico. Il 25 novembre del 1960, le mariposas vennero torturate e uccise dai sicari di Trujillo e i loro corpi gettati in un dirupo per simulare un incidente. L’indignazione per la loro morte, che nessuno credette accidentale, sollevò un moto di orrore sia in patria che all’estero, ponendo l’attenzione internazionale sul regime dominicano e sulla cultura machista che non tollerava di riconoscere alle donne l’occupazione di uno spazio pubblico e politico. Pochi mesi dopo il loro assassinio, Trujillo fu ucciso e il suo regime cadde.

Belgica Adele fu l’unica sorella sopravvissuta, perché non era impegnata attivamente nella denuncia agli orrori della dittatura. La donna dedicò tutta la sua vita alla cura dei sei nipoti orfani e a mantenere viva la memoria delle sorelle.