Almeno ottomila a Torino, diverse migliaia a Genova e circa 15mila a Bologna. La seconda giornata di sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra del governo ha interessato questa volta il Nord, portando in piazza i lavoratori del trasporto e del comparto pubblico, compresa scuola e sanità. Mentre, rispetto allo scorso venerdì, l’astensione dal lavoro ha riguardato anche il comparto aereo con la mobilitazione indetta da Flai, Usb e Cub.
Al corteo di Torino ha partecipato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini parlando di una legge di Bilancio “sbagliata” perché “abbiamo bisogno di aumentare i salari in modo serio”. Necessità che non finisco qui, secondo il leader sindacale, che ha chiesto anche di “cancellare la precarietà per dare un futuro ai giovani, investire sulla sanità, sulla scuola e abbiamo bisogno di andare a prendere i soldi dove sono con una vera riforma fiscale, con la lotta all’evasione, con una vera tassazione delle rendite finanziarie e immobiliari perché questo è quello che non viene fatto”.
A Bologna il corteo – partito da piazza XX Settembre – ha invece visto la partecipazione del segretario generale della Fiom, Michele Di Palma. Tra i lavoratori che hanno sfilato, anche gli operai di Perla, Marelli e Hera. Nel comparto aereo lo sciopero dura 24 ore e riguarda anche l’indotto. Molti voli stanno subendo ritardi e cancellazioni. Ita ha comunicato di essere stata costretta già a cancellare 42 voli nazionali, riuscendo a garantire tutti i voli internazionali.
La compagnia invita comunque tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto a verificare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto. Fino alla mezzanotte di sabato incrociano le braccia i dipendenti delle imprese che offrono servizi aeroportuali di handling, il personale di terra delle compagnie aeree e tutti gli addetti del comparto aereo, aeroportuale ed indotto. A Fiumicino si ferma per quattro ore anche il personale di Aeroporti di Roma che opera nel principale scalo romano. L’Enac ricorda che durante lo sciopero saranno garantite la fascia oraria di tutela dalle 18 alle 21.