Vibrazioni - 6/6
Dall’installazione al design più ricercato. Ancora a Milano, fino al 2 febbraio, è possibile visitare “Vibrazioni”, mostra personale di Letizia Cariello – Leita al Gaggenau DesignElementi Hub. L’ingresso è su prenotazione (gaggenau@designelementi.it). Il percorso, a cura Sabino Maria Frassà, espone le opere “mistiche e trascendenti”, dell’artista di ordine napoletana ma milanese d’adozione. Nelle sue opere la tensione diventa vibrazione. “Non a caso la forma più ricorrente nelle opere è quella circolare – spiega il curatore – tutto scorre e si trasforma, senza limiti o direzioni prestabilite. Ne è un chiaro esempio la serie dei Calendari, che Cariello realizza registrando su supporti circolari in marmo, rame e acciaio una sequenza di numeri e lettere che rappresentano le iniziali delle date in cui intraprende l’esercizio performativo di concentrazione-meditazione sul tempo e sulla sua reale esistenza”. A fianco dei “Calendari”, la mostra ospiterà anche il ciclo dei “Gates”, in cui un’infinita corda di lana si avvolge attorno a un disegno di chiodi sempre visibili, dando vita una finestra simbolica verso l’altrove. Protagonista di questa serie è il blu indaco, un chiaro riferimento ai Sacri Chiodi e al colore attribuito dall’Antico Testamento e dalla tradizione bizantina e ortodossa alla Madonna e alla Maddalena. Ma non mancano anche richiami espliciti alle geometrie buddiste.