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“Mia madre Virginia Sanjust va aiutata, non processata. I tribunali non risolveranno i suoi problemi”: lo sfogo del figlio Giancarlo Armati

L'ex annunciatrice e presentatrice Rai, nonché presunta amante di Silvio Berlusconi, da quasi cinque anni è finita nel gorgo di continue denunce, tra le altre, per stalking, estorsione e furto d’auto

di Davide Turrini

Mia madre va aiutata non processata. Il grido di dolore è di Giancarlo Armati, figlio di Virginia Sanjust di Teulada, ex annunciatrice e presentatrice Rai, nonché presunta amante di Silvio Berlusconi, che da quasi cinque anni è finita nel gorgo di continue denunce, tra le altre, per stalking, estorsione e furto d’auto.Provo una grande pena e una profonda tristezza, quella che ha intrapreso la sorella di mia madre è un’azione inutile e che non risolverà niente”, ha spiegato a Repubblica, il giovanissimo Armati, figlio della Sanjust e dell’ax agente del Sisde, Federico Armati.

Il ragazzo si riferisce ad una nuova disavventura giudiziaria capitata alla madre, ovvero secondo la procura di Roma, Sanjust avrebbe rubato le chiavi della macchina e di casa alla sorella. Poi le avrebbe chiesto 15 euro per restituirgliele. Il figlio della donna sottolinea che si tratta di un reato commesso da una persona con una patologia conclamata, da una donna che sta male e che la denuncia “non risolve in alcun modo il problema”, ma che provoca “solamente un’ulteriore dolore e dolorosa ferita a mia madre”.

La 46enne Sunjust, figlia di Antonellina Interlenghi e del nobile Giovanni Sanjust di Teulada, nel 2020 era finita ai domiciliari per stalking e ad inizio 2023 rinviata a giudizio per tentata estorsione e nel 2012 in un’intervista al FattoQuotidiano aveva spiegato di aver avuto una “relazione particolare” con l’ex presidente del Consiglio e fondatore di Forza Italia, tanto che nel 2008 dall’allora primo ministro era stato creato un incarico pubblico ad hoc per la donna. Vicenda che vide co-protagonista l’ex marito della donna – che accusò Berlusconi di mobbing – anche se il tribunale dei ministri sentenziò il non luogo a procedere per B.

Il giovane Armati dal 2020 gestisce peraltro l’amministrazione giudiziaria della donna: “Vorrei vedere più psicologi, dottori e persone che siano in grado di sostenerla concretamente. Lei non ha bisogno di ferite, ma ha solamente bisogno di aiuto, di amore e di comprensione”. Nelle prossime settimane la Sanjust attende di essere giudicata in abbreviato per le accuse della sorella, ma Armati chiosa: “Non sono i tribunali che possono risolvere i problemi di mia madre”.

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