Quattro buoni motivi per scegliere un vero abete - 2/4
1. Ha un basso impatto ambientale. L’impronta di carbonio è di 4 kg di CO2, un decimo di quella dell’albero finto. Inoltre, a differenza di questo, prima dello smaltimento assorbe CO2 invece di produrla.
2. Non impoverisce i boschi. L’abete che arriva nelle nostre case non proviene dall’abbattimento dei boschi ma, come indica la Coldiretti, per il 90% da vivai specializzati, piccole aziende agricole che si contribuisce così a mantenere attive. Il restante 10% sono puntali o giovani alberi di diversa origine: tagli che rientrano nella normale gestione forestale o abbattimento di esemplari lungo strade o vie ferrate, o ancora esito di pulizia dopo il passaggio di eventi meteorologici avversi come le tempeste.
3. Protezione ambientale. Le coltivazioni di abeti permettono di non abbandonare dei terreni, prevenendo il rischio idrogeologico. Anche lo smaltimento corretto dà una mano all’ambiente. L’abete può infatti trasformarsi in compost o in pacciamatura. In quest’ultimo caso, viene ridotto a piccole scaglie e disposto alla base degli arbusti per proteggere il terreno dall’essiccazione, ostacolare le erbe infestanti e dare rifugio agli insetti utili.
4. È bello. Non ultimo, va considerato che l’albero vero è bello. È un piacere guardarlo, toccarlo, annusarlo. Richiede delle cure, certo, ma perché è vivo.