Il consigliere comunale di Brindisi di Fdi Cesare Mevoli, a poche ore dalle iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha deciso di fare un post per attaccare Elena Cecchettin, sorella della 22enne uccisa dall’ex fidanzato. Secondo l’esponente del partito di Giorgia Meloni sarebbe “imbarazzante” la “sovraesposizione mediatica” della ragazza e lo sarebbe per “l’attacco frontale a tutti gli uomini, unito a forte desiderio di repressione e di ‘educazione alternativa’”. Per Mevoli il problema, ha scritto, “è che sale in cattedra e senza che nessuno glielo chieda, colpevolizza e detta le regole che tutti gli uomini devono pedissequamente osservare”. Ma non solo. In un secondo post Mevoli arriva a sostenere che chi commette femminicidi non è “figlio della mascolinità tossica”, bensì, è la sua teoria, “sono uomini rieducati, decostruiti, femminilizzati” e “deboli”.
Parole che hanno provocato numerose polemiche. Il Pd Puglia ha chiesto ufficialmente le sue dimissioni: “Quando un consigliere comunale, un pubblico ufficiale, scrive che gli uomini che commettono femminicidi non sono virili, non possiamo solo indignarci e prendere le distanze ma dobbiamo pretendere rispetto”, ha dichiarato il segretario regionale Domenico De Santis. “Cesare Mevoli dovrebbe scusarsi e riflettere prima di pronunciare simili abomini su presunti deficit di mascolinità, dovrebbe inchinarsi di fronte al contegno e all’intelligenza di Elena Cecchettin che fa del lutto un atto politico, attraverso parole profonde di indignazione e di stimolo a intervenire in difesa delle donne, dovrebbe dimettersi, semplicemente riconoscendo di essere inadeguato”.
Mevoli dal canto suo non intende fare passi indietro. E ha già replicato ai dem: “Come sempre il Pd butta in caciara ogni cosa”, ha dichiarato, “l’importante è alzare polveroni. Io non rinuncerò mai ad esprimere il mio punto di vista, che sia condiviso o meno”. Nessun ripensamento quindi, sull’inopportunità delle sue esternazioni su Facebook, ma anzi la difesa fino in fondo.