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Paolo Bonolis contro la violenza sulle donne: “Se amo una donna le do tutto, figuriamoci se la privo della sua libertà di scegliere”

Il conduttore ha anche parlato della trasmissione Ciao Darwin e del successo che ha avuto la prima puntata, rivista a casa in compagnia del figlio

di F. Q.

In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Paolo Bonolis ha ripercorso la sua infanzia e ha parlato della forte balbuzie che l’ha condizionato nei primi anni di scuola. “Alle elementari per interrogarmi dovevano farlo solo per scritto, perché sennò ci mettevo ore alla lavagna”, ha spiegato, aggiungendo che i genitori lo prendevano – affettuosamente – in giro “se andavo da papà a chiedere qualcosa mi diceva: aò, scrivilo!“. Il conduttore ha anche parlato della trasmissione Ciao Darwin e del successo che ha avuto la prima puntata, rivista a casa in compagnia del figlio.

Un’altra tematica affrontata è quella relativa alla tecnologia e dei rischi che essa può comportare. Secondo il conduttore, la responsabilità di molti disagi online agli strumenti ma all’uso che certi utenti. Bonolis ha aggiunto che per sapere affrontare “il cellulare” bisogna avere una cultura e delle spalle larghe nella quotidianità ‘extra social network’, altrimenti si rischia di tornare “a capofitto sulla tecnologia”.

Infine il 62enne ha parlato della sua recente separazione da Sonia Bruganelli e di come la coppia stia affrontando serenamente e con rispetto reciproco la decisione di intraprendere strade diverse, lanciando anche un messaggio contro la violenza sulle donne: “Se amo una donna le do tutto, figuriamoci se la privo della sua libertà di scegliere“.

Paolo Bonolis contro la violenza sulle donne: “Se amo una donna le do tutto, figuriamoci se la privo della sua libertà di scegliere”
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