Si complica la posizione di Vittorio Sgarbi. L’Autorità Garante per la concorrenza che ha avviato il “procedimento di incompatibilità” sulla scia dell’inchiesta del Fatto e della segnalazione del ministro Sangiuliano si estende ora anche all’attività editoriale del sottosegretario. Sotto la lente erano finite quelle di conferenziere (300mila euro in nove mesi) ricostruire dal nostro giornale che Sgarbi mai ha dichiarato, come impone la legge Frattini che ai titolari di cariche di governo le vieta “anche a titolo gratuito”.

Mentre Sgarbi professa la sua libertà di espressione, arriva questa doccia fredda. Nel suo ultimo bollettino, Agcm spiega che l’indagine si allarga anche alle società “con riferimento alle attività di offerta al pubblico di prodotti editoriali”. In sostanza la legge 2004/2015 impone al titolare di cariche di governo di dichiarare se riveste la qualifica di imprenditore individuale e, in caso, di nominare uno o più “institori” che la gestiscano per lui. “Nel corso degli accertamenti – si legge – è emerso che il Prof. Vittorio Sgarbi proporrebbe al pubblico, tramite il sito internet individuato dal nome di dominio www.vittoriosgarbi.it, registrato dallo stesso Prof. Sgarbi, l’acquisto di propri libri corredati di dedica personalizzata”.

Non si tratta di un giudizio finale che – stando alla delibera di avvio del procedimento – dovrebbe arrivare “entro il 15 febbraio 2024” ma è indubbio che l’indagine si allarghi. Il Fatto aveva messo in luce come le attività di impresa mai dichiarate fossero gestite da società a lui riconducibili: per promozione, conferenze e presentazioni (anche dei sui libri) a pagamento la Ars Srls del capo segreteria Nino Ippolito e la Hestia Srl della compagna Sabrina Colle; per i diritti dei suoi libri la Nave di Teseo della sorella Elisabetta Sgarbi.

“Da quando è Sottosegretario – sottolinea l’ufficio stampa di Sgarbi – quell’attività è stata sospesa. Non solo. La vendita dei libri sul sito non è stata mai gestita da Sgarbi. E Sgarbi non ha mai percepito compensi per la vendita dei libri sul sito www.vittoriosgarbi.it. L’Antitrust giustamente deve passare al vaglio ogni attività, ma in questo caso non c’è alcuna “attività imprenditoriale”: lo documenteremo carte alla mano. Tanto che sul sito non è mai stato venduto il nuovo libro ‘Michelangelo”. In realtà tutti gli altri libri sono in vendita, compreso “Roma”, in commercio dal 13 dicembre 2022, quando era sottosegretario.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Pnrr, Meloni: “Cambiarlo era un’idiozia? Impossibile è per chi non ha coraggio, abbiamo rivisto le priorità con la Commissione Ue”

next