“I proprietari delle case occupate abusivamente vanno sempre risarciti“. Questa è stata la decisione della Corte di Cassazione, che ha ribaltato la sentenza della Corte d’appello civile di Trieste in materia di risarcimenti. La Corte di Cassazione ha disposto un nuovo appello perché venga calcolato e liquidato il risarcimento alla parte lesa: una società che aveva nel suo oggetto sociale la locazione d’immobile e con l’occupazione il proprietario aveva perduto il diritto di godimento del bene.
Il Messaggero scrive che la Cassazione ha posto l’accento sull’impostazione sbagliata della sentenza della Corte d’appello civile triestina, secondo la quale il danno di occupazione illegittima è superato quando si accerti che il proprietario si è intenzionalmente disinteressato dell’immobile. Per i giudici i titolari del bene non dovevano produrre alcun accertamento sulla volontà di affittarlo, utilizzarlo o venderlo. Nel testo della sentenza della Cassazione si legge che “nel caso di occupazione senza titolo di bene immobile da parte di un terzo, fatto costitutivo del diritto del proprietario al risarcimento del danno da perdita subita è la concreta possibilità di esercizio del diritto di godimento, diretto o indiretto mediante concessione del godimento ad altri dietro corrispettivo, che è andata perduta”.