Alfonso Signorini ha gradito il doc Unica trasmesso da Netflix? Non granché. A dirlo è proprio il direttore editoriale di Chi, nella risposta a una lettera in cui una lettrice gli chiede per l’appunto un parere. Tiziana da Brescia scrive: “A me lei è sembrata parecchio artefatta, in molte delle scene trasmesse da Netflix: soprattutto quelle in cui fingeva di essere lì lì per mettersi a piangere a me hanno dato l’impressione di essere false come una moneta da tre euro. Tu che la conosci molto meglio di me, cosa ne pensi? Ho torto? E ti sembra una cosa normale registrare un film come quello e mandarlo in onda poco prima che lei e l’ex marito si ritrovino davanti al giudice a trattare la separazione?“. Ed ecco la risposta di Signorini: “Al di là di chi abbia o meno ragione, al di là del fatto che sarebbe più logico deporre nelle opportune sedi giudiziarie, resto del parere che i panni sporchi si lavino in famiglia. Certo ‘pecunia non olet’, ma in fondo, se tutti fossero così sobri ed eleganti, con che cosa riempiremmo le pagine dei giornali e i palinsesti televisivi?”. Insomma, un commento non proprio positivo…