Mentre la politica litiga sul passaggio al mercato libero dell’energia da gennaio 2024 per il gas e da aprile per l’elettricità, gli utenti ancora in regime di maggior tutela devono decidere se scegliere un contratto sul mercato o restare inerti. Nel secondo caso non verranno, ovviamente, lasciati senza fornitura. Che cosa succederà a queste famiglie?

Per il gas, chi è attualmente in maggior tutela e non sceglie un fornitore sul mercato libero verrà ancora rifornito dal suo venditore attuale. A quale prezzo? Lo deciderà il fornitore. L’offerta però dovrà essere “simile” a quelle Placet (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), che hanno condizioni economiche liberamente stabilite dai venditori ma una struttura di prezzo e una serie di condizioni contrattuali definite da Arera. Nel dettaglio, spiega l’authority, “le condizioni economiche prevedono una componente a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale equivalente a quella impiegata per le offerte Placet di gas naturale a prezzo variabile pari alla media mensile del prezzo giornaliero al PSV (day ahead), una componente in quota energia data dalla somma delle componenti di approvvigionamento e commercializzazione al dettaglio già definite per il servizio di tutela attuale e una componente in quota fissa (€/anno) stabilita liberamente dal venditore e monitorata da Arera”.

Per l’elettricità, il fornitore cambierà in ogni caso: i consumatori che non ne scelgono uno nuovo saranno trasferiti da aprile a un nuovo Servizio a tutele graduali con condizioni contrattuali ed economiche definite anche in base all’esito delle gare che salvo rinvii dovrebbero svolgersi l’11 dicembre. Parteciperanno 19 operatori che puntano a spartirsi le 26 aree territoriali in cui è stato ripartito il Paese. Il prezzo sarà unico in tutto il Paese. Il Sole 24 Ore ricorda che “dagli esiti di aste simili, già condotte per pmi e micro-imprese, il prezzo di aggiudicazione è risultato più basso di quello a tutela di partenza”. A valle delle gare sarà possibile confrontare il prezzo offerto dai vincitori con le offerte sul mercato libero e valutare a ragion veduta se conviene rimanere nel nuovo regime, che durerà tre anni

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