La denuncia di Crosetto? Da quel che ho capito, fa riferimento a dichiarazioni pronunciate in un convegno o in un congresso pubblico. Trovo davvero strano che si possa pensare che un complotto avvenga pubblicamente. Sarebbe un unicum nella storia“. Così a Dimartedì (La7) Piercamillo Davigo commenta le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista al Corriere della Sera, aggiungendo: “Io in generale non credo ai complotti. Pensare ai complotti significa non avere idea di come funzionino gli apparati giudiziari, per non parlare del fatto che i complotti quasi mai riescono”.

L’ex pm di Mani Pulite conferma poi le parole di Alessandro Di Battista, protagonista di un botta e risposta con l’ex direttore del Tg2 Mauro Mazza, secondo il quale il primo governo Berlusconi nel 1994 cadde per a seguito di un’inchiesta giudiziaria. Alla osservazione ironica del conduttore Giovanni Floris (“Fu lei a far cadere il governo Berlusconi, a quanto pare”), Davigo risponde: “No, io sono stato anche archiviato da questa accusa di aver complottato contro il governo Berlusconi, perché il ministro Roberto Maroni, sentito come teste, disse che l’esecutivo cadde perché la Lega ritirò l’appoggio per la riforma delle pensioni”.

Floris gli chiede se davvero esiste questo potere della magistratura in grado di segnare negativamente con una indagine il futuro di un politico o di un governo, come è stato denunciato da Crosetto. E Davigo risponde in modo lapidario: “La carriera politica di Berlusconi dimostra il contrario“.

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