“È doloroso vedere che le discussioni sui migranti si intrecciano con il populismo e la demagogia“. Con queste parole l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr), Volker Turk, si è rivolto all’Eurocamera per commentare il tentativo di esternalizzare la gestione dei migranti in Paesi diversi da quelli di primo approdo. “La situazione per i migliaia di migranti rifugiati in Europa resta estremamente difficile”, ha detto Turk, definendo “preoccupante” la “tendenza di esternalizzare le procedure di asilo mandando i migranti in Paesi terzi”, cosa che “non fa che alimentare i timori per i diritti dell’uomo”. Il riferimento interno all’Unione europea è al protocollo firmato tra Italia e Albania a inizio novembre, che prevede il trasferimento dei migranti soccorsi in mare dalle imbarcazioni della Guardia costiera e della Guardia di finanza in Albania, dove verranno smistati e identificati, per poi essere mandati in strutture simili ai centri di permanenza per il rimpatrio (cpr). “Il patto Ue sulla migrazione è una chance di andare oltre le dichiarazioni politiche. Spero che i negoziati siano basati sempre sul rispetto dei diritti“, ha aggiunto Turk.

Sul tema è intervenuta anche la Commissaria europea agli Affariinterni, Ylva Johansson, la stessa che lo scorso luglio aveva accompagnato la premier Giorgia Meloni in Tunisia per firmare il Memorandum of understanding con il presidente tunisino Kais Said. “L’Italia sta rispettando il diritto dell’Unione europea, quindi le regole sono le stesse, ma dal punto di vista legale non è la legge dell’Ue, bensì la legge italiana che segue la legge dell’Ue”, ha detto Johansson.

Dopo la firma del protocollo di intesa, l’Ue aveva chiesto chiarimenti all’Italia sulle specifiche dell’accordo, trattandosi di un caso senza precedenti che dovrà comunque rispettare le disposizioni del regolamento di Dublino in materia di immigrazione e richiedenti asilo. Fuori dall’Ue, anche il Regno Unito sta tentando di implementare una politica simile, con la proposta del leader conservatore Rishi Sunak, poi affossata per mano della Corte suprema, di deportare i migranti atterrati in Uk in centri di ricollocamento in Ruanda.

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