LE RAVISSEMENT di Iris Kaltenback (Francia, 2023) Concorso
La silenziosa e seria Lydia (Hafsia Herzi), assistente ostetrica in un ospedale di Parigi, viene lasciata dal fidanzato la stessa sera in cui l’amica del cuore le dice di essere incinta. Confusa e sballottata dagli eventi vive una fugace avventura notturna con un autista di bus di origine serba. Poi, quando fa nascere la bimba, approfitta della crisi post parto dell’amica per portare la neonata in giro come fosse sua figlia e, incontrato per caso l’autista amante dopo diversi mesi, gli rifila a bruciapelo la notizia della sua (finta) paternità. La finzione dura parecchi mesi, ma le bugie hanno le gambe corte. Girato inizialmente come fosse una commedia morale di Rohmer, Le ravissement si trasforma dopo nemmeno 40 minuti nei peggiori momenti del thrilleraccio La mano sulla culla, facendo assumere alla protagonista i connotati bugiardi e disperati dei personaggi di Emmanuel Carrère. Un grosso punto interrogativo cinematografico attorno all’ossessione etico-estetica per i neonati. La voce fuori campo dell’autista di bus, con velleità di romanziere, annoda e raccorda i fili della storia a ritroso. Involuto da dieci anni l’ingrugnirsi monotonale della Herzi.