“Sono profondamente colpito dal tentativo di mistificazione delle mie parole. Non ho detto che a me raccontano di incontri segreti, di cospirazioni“. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in Aula alla Camera nega di aver mai parlato di complotti della magistratura contro il governo. Le sue parole rilasciate al Corriere della Sera nell’intervista pubblicata domenica scorsa, che hanno riaperto ferocemente lo scontro tra politica e toghe, vengono tuttavia confermate anche oggi davanti ai deputati: “A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni”. Crosetto non le vuole definire “cospirazioni”, ma di fatto conferma la teoria del complotto di parte delle toghe contro l’attuale esecutivo: “Do lettura di alcuni interventi pubblici che io reputo gravissimi sulla questione giustizia. Io ho totale fiducia nella magistratura ma so discernere, mi riferisco ad alcune cose pubbliche che ho sentito in cui qualcuno ha parlato di una magistratura che deve avere ‘una fisiologica funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti'”. Crosetto oltre che di mistificazione parla anche di ” un plotone di esecuzione contro il sottoscritto”. Seduto tra i banchi di Montecitorio, dopo l’intervento il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha replicato: “Dal ministro abbiamo sentito solo complottismi e vittimismi“. E ancora: “Ha esposto un ragionamento che mi preoccupa perché denuncia una carente cultura delle istituzioni”.
Crosetto si è presentato nell’Aula della Camera per rispondere all’interpellanza del deputato di Più Europa, Benedetto Della Vedova, dopo l’intervista al Corriere in cui aveva parlato di “opposizione giudiziaria” al governo da parte di correnti della magistratura. “C’è un tentativo di mistificazione delle mie parole: le rileggo in italiano come lo saprebbe interpretare un qualunque bambino delle elementari: ‘a me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’. Ho detto che a me raccontano di incontri segreti, di cospirazioni? No“, ha esordito il ministro della Difesa. “In questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione contro il sottoscritto, con insulti, interpretazioni malevole delle mie parole. La mia era una riflessione molto più alta. Tornando indietro non la farei perché avevo altro da fare, mi occupo di altro. Mentre scoppiava questo dibattito io ero all’Onu a parlare con Guterres di Medio Oriente, di pace e stabilità”, ha aggiunto Crosetto.
Che poi ha spiegato su cosa vorrebbe aprire un dibattito: “Apro un tema di cui dobbiamo discutere prima o poi: questo scontro tra politica e magistratura dovrà finire. Io ho trovato alcuni magistrati – ho sentito esponenti di Area – che vedono nel governo un attacco alla magistratura, quasi che non voglia farla lavorare. C’è chi ha detto che il ruolo della magistratura deve essere quello di riequilibrare la volontà popolare. Ma chi ha responsabilità deve essere terzo: pensate se questa frase la avesse pronunciata un generale o un prefetto”, ha detto Crosetto. “Non penso che possa esistere una riforma della giustizia contro la magistratura. Il tema è: quali sono le regole su cui fondiamo questo delicato equilibrio? Non penso che esista un organo dello Stato che sia contraltare di un altro e che la magistratura debba ‘limitare l’esercizio della volontà popolare perché ci sono tempi in cui c’è bisogno di riequilibrio’, come ha detto qualcuno”, ha accusato ancora il ministro, riportando frasi di Stefano Musolino, segretario di Magistratura democratica.
“Dal ministro abbiamo sentito solo complottismi e vittimismi“, ha replicato Conte, parlando fuori da Montecitorio. Crosetto “ha esposto un ragionamento che mi preoccupa perché denuncia una carente cultura delle istituzioni, mettendo sullo stesso piano il generale Vannacci, il cui ruolo è asservito all’esecutivo, e i giudici che godono di autonomia e indipendenza“. Il leader del M5s ha aggiunto: “Ha lamentato un plotone di esecuzione ad personam dopo aver rilasciato quell’intervista” sulla giustizia “ma qui ad personam sono solo le fermate dei treni per i ministri e i privilegi di una classe politica che sembra riportarci indietro nel passato”. “Altro aspetto è che” Crosetto, ragionando “di tutela dei diritti fondamentali non sembra comprendere che questa è sovraordinata all’azione di qualsiasi esecutivo e a qualsiasi atto normativo dell’esecutivo, finanche alla legge ordinaria del Parlamento, perché affonda nei principi costituzionali e oggi anche nei principi di diritto europeo. La tutela dei diritti fondamentali va assicurata dai giudici, costi quel che costi”, ha sottolineato Conte.
Che poi ha voluto evidenziare anche un altro aspetto: “A seguito delle gravi accuse alla magistratura di fare opposizione al governo, in realtà” il ministro “non è stato in grado di precisare alcun fatto e circostanza, anzi ha esposto un ragionamento che mi preoccupa”, ha ribadito. “Parlano di meritocrazia ma per loro la meritocrazia è nell’ambito delle cerchie ristrette familiari e parentali”, ha attaccato ancora il leader pentastellato. Critiche simili vengono mosse anche da Chiara Braga, capogruppo Pd alla camera dei Deputati, che su X scrive: “Crosetto viene a Montecitorio ma non risponde a nessuna domanda. Vittimismo e confuso attacco alla magistratura ‘accusata’ di difendere i diritti fondamentali della Costituzione. Da oggi ancora più preoccupati di sentire pronunciare queste parole dal Ministro della Difesa”.