Lavoro & Precari

Smart working fino al 31 marzo per i genitori di bambini under 14. Niente proroga per i fragili e nella pubblica amministrazione

Viene prorogato di tre mesi lo smart working nel privato per i lavoratori con figli under 14. Raddoppia la dote di quest’anno per il bonus psicologo. Niente Iva per i ritocchi estetici, se curativi, e viene ridotta al 10% quella per gli integratori alimentari. È l’esito delle votazioni in commissione Bilancio al Senato sugli emendamenti al decreto Anticipi.

La proroga dello smart working nel privato per i genitori di minori under 14 è spuntata quasi a sorpresa: con l’ok della commissione a due emendamenti presentati da Pd e M5s la modalità di lavoro agile, che sarebbe terminata con la fine dell’anno, viene estesa fino al 31 marzo 2024. Niente proroga invece per i fragili e nella Pa, misura che richiede coperture: ma il Pd, che nel provvedimento aveva proposto un pacchetto di modifiche per estendere la modalità agile, promette già che insisterà in Aula e in manovra “affinché si trovino le risorse necessarie”.

Arriva anche l’atteso via libera all’aumento dei fondi per il bonus psicologo, con l’ok all’unanimità ad un emendamento che riformula due modifiche presentate da Pd e Fi. Per quest’anno i fondi raddoppiano con lo stanziamento di altri 5 milioni. Arriva poi l’esenzione dall’Iva sugli interventi di chirurgia estetica a fini terapeutici, purché certificate con apposita attestazione medica. Mentre per gli integratori alimentari, indipendentemente dalla forma in cui sono presentati e commercializzati, l’imposta si riduce al 10%. Sulla modifica, che chiarisce un aspetto più volte oggetto di interpello all’Agenzia delle entrate, spunta però qualche perplessità: con un mercato in crescita “è un gettito d’Iva piuttosto importante”, fa notare la senatrice Dem Beatrice Lorenzin, che ha chiesto chiarimenti sulle coperture. Arrivano anche più garanzie per i contribuenti soggetti a verifiche fiscali, mentre viene concesso più tempo al Gse per la vendita del gas stoccato.

Restano un centinaio emendamenti tra accantonati e proposte del governo e dei relatori. Tra questi anche la norma sugli affitti brevi, che oltre all’introduzione del Cin prevede nuovi obblighi per chi affitta. Un intervento su cui si alza l’allarme di 14 associazioni che rappresentano proprietari e operatori: i nuovi vincoli rischiano di ostacolare le locazioni turistiche, avvertono, chiedendone il ritiro. Ancora da votare anche l’emendamento che consente a Strada dei Parchi di tornare ufficialmente concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, subentrando ad Anas.