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Trieste ritorna capitale della boxe per un giorno: nella città di Mitri e Benvenuti, Luca Chiancone prova a prendersi la storia

Un pugile triestino difenderà nella sua città il titolo di campione italiano dei pesi medi. Il verbo utilizzato è volutamente al futuro perché il match tra l’atleta di casa Luca Chiancone e il fiorentino Yassin Hermi si disputerà sabato primo dicembre al PalaTrieste. Non stiamo dunque parlando dei gloriosi vecchi tempi di Tiberio Mitri e Nino Benvenuti, due pesi medi triestini pure loro che hanno fatto la storia della boxe e anche quella popolare dell’Italia, ma di una giovane promessa che si sta facendo largo intanto nel panorama nazionale. Paragoni con il passato non se ne possono fare per il talento e i risultati dei suoi predecessori, ma la coincidenza è quantomeno curiosa.

Mitri nasce a Trieste nel 1926, è ragazzino quando entra nella palestra di via Rigutti, dove incontra il maestro Bruno Fabris. Esordisce da professionista nel secondo dopoguerra. Nel 1946 e nel 1947 combatte più volte nella sua città e l’anno successivo sfida in casa Michele Marini, che ha un record personale che non lo può impensierire, diventando così campione italiano della prestigiosa categoria dei medi. A Trieste combatterà ancora e difenderà il titolo con Giovanni Manca. Poi anche con il trasferimento a Roma e match disputati in tutto il mondo (celebre soprattutto la sua sconfitta al Madison Square Garden di New York con il Toro Scatenato Jake LaMotta), tornerà comunque sui ring di Trieste negli anni ’50. Mitri diventerà anche campione europeo.

Nino Benvenuti è stato il suo erede. Un campionissimo che è riuscito a superare il suo predecessore. Nato a Isola d’Istria nel 1938, dalla cittadina oggi slovena andava in bicicletta ad allenarsi a Trieste, prima di trasferirsi con la famiglia proprio nella città giuliana. Il suo esordio da professionista, dopo l’oro olimpico a Roma, è proprio a Trieste nel 1961. Nella sua città combatterà ancora, anche se il titolo dei medi lo vincerà poi a Roma. Benvenuti conquisterà tutto nella sua carriera, diventando campione del mondo. “Qui a Trieste – racconta Chiancone a ilfattoquotidiano.it – non si parla di Ali e Tyson ma di Mitri e Benvenuti: sono nomi ancora di una forza incredibile nell’immaginario cittadino. I miei due maestri Stefano Comuzzi e soprattutto Gianni De Grassi me ne parlano sempre. Oggi ci alleniamo alla Rui Boxe, nel quartiere Ponziana, ma prima di trasferirci qui, eravamo alla Porto di Trieste, inaugurata proprio da Benvenuti. Ricordo ancora le foto sulle pareti della palestra”.

Mitri (la cui vita purtroppo è stata contrassegnata anche da tanti, troppi episodi tragici) e Benvenuti sono stati pugili di grandissima popolarità. Piacevano molto alle donne, miss comprese, e con il cinema e la televisione hanno sempre flirtato parecchio. Con le dovute proporzioni anche a Chiancone non manca l’affetto della gente, soprattutto da dopo la conquista del titolo italiano nell’aprile scorso (vittoria per ko al primo round con Giovanni Rossetti) quando si è commosso in diretta Rai. Pochi mesi fa a Ferrara con Yassin Hermi, in un match pieno di polemiche, i giudici dopo dieci riprese hanno decretato il pari, con cintura che per regolamento è rimasta a Chiancone che ha poi concesso la rivincita in casa a Trieste.

Chiancone, seguito dal giovane procuratore Michele Delle Fave, maneggia bene anche i social network. Laureato in “Design del prodotto industriale” ha aperto un’agenzia di comunicazione. Sa quanto sia importante un buon utilizzo dei media in un mondo della boxe che oggi non è più quello di Tiberio e Nino, che finivano con una grande frequenza sulle prime pagine dei quotidiani e riviste. “Sognavo di portare il titolo qui da dieci anni. No, non sento su di me un pressing negativo, perché saranno presenti tutti quelli che mi sono stati accanto in questo percorso sin dal principio”. Non sarà un match facile, Hermi è un ottimo pugile che ha già dimostrato di avere il pugno del ko.