Il corpo di Liliana Resinovich potrebbe essere riesumato per una nuova autopsia. A dirlo è stato a Quarto Grado (su Rete4) l’ex generale del Ris dei carabinieri Luciano Garofano, consulente di parte del marito della 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 in un parco di Trieste. Garofano ha prospettato l’eventualità di una riesumazione del corpo della donna che tuttavia non è stata ancora ufficializzata alla Procura di Trieste.
A luglio i pm hanno affidato all’antropologa forense Cristina Cattaneo una nuova perizia medico-legale. Docente all’Università di Milano e direttrice del Laboratorio di antropologia e odontologia forense, l’esperta in passato si è già occupata di casi di cronaca, come quelli legati alle morti di Yara Gambirasio, David Rossi, Stefano Cucchi e Elisa Claps.
Il corpo di Resinovich fu trovato nel parco dell’ex ospedale San Giovanni, a Trieste, infilato in due grandi sacchi e con la testa chiusa in due sacchetti di plastica. Dopo lunghe indagini e numerosi esami di vario tipo, la Procura aveva suffragato l’ipotesi che Liliana si fosse suicidata, ma il giudice per le indagini preliminari del Tribunale Luigi Dainotti non aveva accolto la conseguente richiesta di archiviazione disponendo invece nuovi approfondimenti. Al momento dell’affidamento dell’incarico la Procura aveva dato alla professoressa Cattaneo un termine di tempo per lavorare alla perizia fissato proprio a dicembre. Non è escluso dunque che i tempi si allunghino.