Raffiche di vento, precipitazioni abbondanti e neve colpiscono l’Italia in più regioni. Le condizioni metereologiche hanno provocato la caduta di alberi e rami, causando disagi sulle strade e la chiusura delle scuole e dei cimiteri. Solo in Emilia-Romagna, a causa del vento forte, sono state circa 350 le richieste di intervento pervenute dalla notte ai vigili del fuoco. Le segnalazioni riguardano soprattutto alberi o rami caduti sulla sede stradale, insegne pericolanti, tettoie divelte e comignoli pericolanti. Al momento le maggiori criticità si registrano nelle provincie di Rimini e Forlì-Cesena. La bufera di vento che dalla scorsa notte spira sul Riminese ha causato la caduta di rami e alberature a terra, anche sulla sede stradale, a causa delle folate di garbino, vento caldo che sta soffiando da venerdì. Per le forti raffiche di vento sono rimasti danneggiati dei tralicci della corrente elettrica e disagi sarebbero stati registrati per le impalcature in alcuni cantieri. L’Agenzia interregionale per il fiume Po ha anche diramato l’allerta sui fiumi emiliani e in alcuni casi lombardi, a causa delle intense precipitazioni, che hanno provocato un innalzamento dei corsi d’acqua.

Venti forti o di burrasca di provenienza sudoccidentale hanno insistito sulla Liguria nella notte con raffiche fino a 90-100 chilometri all’ora sulla costa spezzina e diffusamente oltre 120-140 chilometri all’ora sui crinali appenninici più esposti. La raffica massima di 143 chilometri all’ora è stata registrata a Tanadorso, in provincia di Genova. Anche qui si sono registrati diversi smottamenti e alberi caduti in particolare in Val Trebbia e nell’entroterra del Tigullio. Sulla strada statale 586 nel Comune di Borzonasca all’altezza del bivio per Levaggi una frana ha travolto una pensilina del trasporto pubblico senza provocare feriti. I venti forti hanno provocato una violenta mareggiata sta flagellando il Levante ligure con onde che lambiscono la linea ferroviaria a Lavagna e la via Aurelia in località S.Anna a Sestri Levante.

Anche nel Matese durante la notte si sono registrate raffiche sopra i 130 km/h che hanno provocato danni soprattutto a Bojano (Campobasso) dove una piccola tromba d’aria ha danneggiato tetti, infissi, cornicioni, e segnaletica. Una grondaia è stata abbattuta piombando su autovetture in sosta vicino piazza Roma, causando danni ingenti a circa 10 veicoli parcheggiati e creando moltissima paura tra le persone. Nessuno è rimasto ferito, anche se alcuni proprietari di auto sono scesi in strada nel tentativo di spostare i mezzi, senza riuscirci per la violenza delle folate. Immagini di devastazione sull’asfalto, con pioggia di vetri, mattoni, infissi. Alcuni tetti sono stati in parte scoperchiati nelle coperture catramate.

Oggi chiuso il liceo Brunelleschi di Oste a Montemurlo, uno dei comuni della provincia di Prato maggiormente colpiti dall’alluvione del 2 novembre scorso, in seguito all’allerta di colore arancio diramata dalla Protezione Civile. Lo ha deciso il sindaco Simone Calamai, firmando un’apposita ordinanza in cui si prevede anche la chiusura dei mercati rionali, del cimitero comunale, di giardini e parchi pubblici e degli spazi sportivi all’aperto. Annullata anche la manifestazione dell’accensione dell’albero di fronte al municipio. Anche i cimiteri rimarranno chiusi a Verano e Flaminio-Prima Porta (Roma), come si legge nella comunicazione del sindaco Roberto Gualtieri che raccomanda “ai cittadini di non frequentare parchi, ville e giardini, a seguito della segnalazione del Sistema di Protezione Civile Regionale per le forti raffiche di vento previste fin dalle prime ore di sabato 2 dicembre e per le successive 24 ore”.

La strada statale 42 Del Tonale e della Mendola è provvisoriamente chiusa al traffico dal km 104 al km 106, per allagamento della galleria Berzo Demo (Bs) in seguito alle forti piogge. La Protezione Civile ha diramato l’allerta meteo anche in Trentino a causa delle forti precipitazioni e vento. Ieri è rimasta chiusa la statale 641 del Passo Fedaia dal chilometro 4+000 in località Penia al chilometro 11+500 presso la diga per caduta alberi e vento. La strada statale 350 Folgaria-Valdastico, interessata da una grande frana il 4 novembre, è rimasta chiusa per permettere i lavori di ripristino. Sono invece entrate in vigore le chiusure stagionali della strada provinciale 31 del Passo Manghen, della provinciale 3 del Monte Baldo, della provinciale 138 del Passo Borcola e della provinciale 14 del lago di Tovel. Nelle Marche sono stati 170 gli interventi svolti per alberi o rami caduti sulla sede stradale, insegne pericolanti, tettoie divelte e comignoli pericolanti. Nella serata di venerdì una quercia, caduta lungo la SP 25 a Cingoli su un’auto in transito, è stata rimossa con l’autogru dai vigili del fuoco: nell’incidente nessuna persona è rimasta ferita.Per una bufera di neve in provincia di Sondrio, la strada statale 36 è provvisoriamente chiusa al traffico dal km 140,600 al km 147, 000, a Madesimo.

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