Aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico l’uomo che nei pressi della Tour Eiffel, a Parigi, nella tarda serata di sabato ha assalito i passanti a colpi di coltelli. Un uomo tedesco di 24 anni è stato ucciso dopo essere stato colpito dall’aggressore, Armand Rajabpour-Miyandoab, francese 26enne di origini iraniane che si è scagliato contro il gruppo di turisti urlando “Allah Akbar”. Nelle colluttazioni è rimasta ferita anche la fidanzata della vittima. L’uomo avrebbe poi detto ai poliziotti “basta di veder morire mussulmani in Afghanistan e in Palestina”. Avrebbe quindi dichiarato la sua rabbia “per quello che succede a Gaza”, affermando che la Francia “è complice di quello che fa Israele”. L’inchiesta è stata affidata alla procura nazionale antiterrorismo. L’aggressore è risultato essere già schedato S per il pericolo di radicalizzazione islamica ed era stato già condannato nel 2016 per aver pianificato un attentato simile. Avrebbe anche problemi psichiatrici.

Armand Rajabpour-Miyandoab, che viveva con i genitori in una banlieue residenziale di Parigi, aveva pubblicato sui social un video di rivendicazione del suo attacco immediatamente prima di passare all’azione. I genitori iraniani avevano lasciato l’Iran per sfuggire al regime dei mullah e non sono musulmani. Da giovanissimo, Armand si era invece convertito all’islam in Francia, dopo essere stato a contatto di un personaggio molto noto all’ambiente del jihadismo, Maximilien Thibaut. Era stata proprio la madre ad allertare le autorità sul comportamento del figlio a fine ottobre, ma “nessun elemento aveva permesso di lanciare nuovi procedimenti penali”, ha spiegato il procuratore antiterrorismo, Jean-François Ricard, nella sua conferenza stampa. Ricard ha ricordato che l’islamista era stato sottoposto a “obbligo di cure” dopo alcuni disturbi psichiatrici durante uno stato di fermo nel 2020. Questo obbligo era effettivo “fino alla fine della libertà vigilata, il 26 aprile 2023”.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato le sue “condoglianze” ai parenti della vittima. “Invio tutte le mie condoglianze alla famiglia e ai cari del cittadino tedesco morto ieri sera durante l’attacco terroristico a Parigi e penso con emozione alle persone attualmente ferite e in cura”, ha scritto Macron su X. “Sono scioccata e rattristata dall’insensato attacco terroristico avvenuto ieri sera a Parigi. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. –“L’orrore ha colpito ancora, questa volta a Parigi. L’Ue condanna questo atto vile. Saremo intransigenti con coloro che seminano violenza e divisione nelle nostre società”, scrive, sempre su X, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

I fatti di Parigi “semplicemente confermano che l’attenzione che abbiamo messo in campo c’è e ci deve essere. Noi confidiamo sul nostro sistema tradizionale di prevenzione, però l’attenzione deve rimanere alta”, dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi commentando l’attacco terroristico avvenuto ieri a Parigi. “L’episodio, dai primi riscontri e notizie, conferma che è una minaccia molto insidiosa perché non sempre compiutamente intercettabile”, ha aggiunto.

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