”Un anno strepitoso”. Di certo non si nasconde dietro un dito, Guido Tocci, managing director di Dacia Italia, per definire i numeri, ancorchè incompleti, del 2023. Che anche a novembre in Italia hanno certificato una crescita sul mercato del brand “cassaforte” dell’Alleanza Renault-Nissan di quasi il 25%, che trasferita sul piano annuale, negli undici mesi è consolidata al 30% abbondante. E ci sarebbe quasi da preoccuparsi, pur nell’esaltazione di un manager che aspetta la nuova gamma, col Duster di ultima generazione appena presentato e il Bigster all’orizzonte, per dover gestire a breve la coesistenza di modelli che ancora vanno forte con i nuovi arrivati.

Ma in fondo è un problema che tutti sognano di avere, soprattutto nella consapevolezza di come sia passato bene il concetto che ha ribaltato la considerazione di Dacia nell’universo automotive e agli occhi dei clienti. Garantendosi una transizione da costruttore low-cost a costruttore dell’essenziale con il rapporto qualità-prezzo al centro della propria strategia. Con una concretezza capace di sposarsi benissimo con la tendenza familiare e outdoor.

Eppure, in un mondo che viaggia alla velocità della luce è vietato distrarsi, quindi meglio tenere tutta l’evoluzione del brand sotto controllo con l’ormai abituale appintamento dei Dacia Talks al quale nei giorni scorsi erano presenti Jorge Diaz-Martinez, chief colours e trim design, Bruno Pacher, innovation e brand lab leader, ed Enrico Ceccarelli, quality e Service Manager Dacia Italia.

Non a caso, da questo laboratorio di idee è scaturità l’ultima idea del brand, denominata Dacia Zen. Di fatto, si tratta della possibilità di rinnovare la garanzia dell’auto anno dopo anno (anche a 30.000 km) dai 2 di partenza, fino a un massimo di 7 anni (o 150.000 km). Una poposta che nasce dall’analisi di altri numeri, quelli che evidenziano come più del 50% dei clienti abbandonano i tagliandi Casa madre alla scadenza della garanzia principale, per rivolgersi presso altre officine magari in grado di fare offerte economicamente più vantaggiose. Il tentativo di fidelizzazione non ha costi per il cliente e incide non poco sul valore residuo del veicolo, sul brand e sulla stessa rete. Il rinnovo della garanzia non copre solo la parte multimediale.

L’evoluzione Dacia non si ferma qui. Perchè sempre nell’ottica del money for value continua la ricerca di materiali di matrice industriale, nati per durare a lungo, facili da pulire (microcloud) pur essendo decisamente robusti e allo stesso tempo sostenibili, innovativi. Già oggi, infatti, la gamma Dacia ha un 20% di materiali riciclati, mentre la media del mercato si ferma al 10-12%. A sua volta, l’innovazione, sempre e rigorosamente essenziale, si esprime in tanti dettagli: dalle barre sul tetto utilizzabili in varie configurazioni, al geniale sistema youclip che consente di fissare oggetti in diversi punti della vettura, per finire al Pack Sleep della Dacia Jogger che trasforma l’abitacolo in un comodo letto lungo 1,9 e largo 1,3 metri. Il tutto comprensivo di tenda agganciabile per campeggi autonomi. Più essenziale di così.

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