“Vucic può contare sul sostegno dell’Italia”. Giorgia Meloni si schiera nella prima fila tra i supporters dell’ingresso della Serbia nell’Unione Europea. La presidente del Consiglio coglie l’occasione di una visita a Belgrado per rimarcare le “relazioni molto importanti” con il Paese dei Balcani e il suo presidente Aleksandar Vucic. Anche su transizione energetica e innovazione, ha detto, Italia e Serbia possono lavorare insieme “con leader che si capiscono facilmente tra di loro”.

Un ragionamento che porta a confermare la rilevanza strategica che l’Italia attribuisce alla Serbia, tanto da farla diventare tra i principali sostenitori del processo di allargamento e di riunificazione dell’Europa: Unione che “non deve essere un club” dove “si decide chi è europeo e chi non lo è”, rimarca Meloni che chiede un processo serio e veloce da parte dell’Ue per garantire questa riunificazione. “Vucic può contare sul sostegno dell’Italia. L’integrazione dei balcani occidentali nell’Unione è fondamentale, la Serbia continuerà ad avere un approccio costruttivo nel dialogo con il Kosovo. Ma sono tanti altri i temi su cui si può collaborare tra persone pragmatiche e serie”.

La premier ha tra l’altro fatto riferimento al contrasto ai flussi illegali della migrazione irregolare sulla rotta balcanica e sottolineato che in questo ambito le “nostre energie devono concentrarsi sulla dimensione esterna del problema per affrontarlo prima che arrivi in Europa”. Vucic si è molto soffermato sugli aspetti economici, ufficializzando anche quanto trapelato nelle scorse settimane, ovvero la decisione di Stellantis di produrre la nuova Panda elettrica nello stabilimento di Kragujevac, dove finora si è prodotta la Fiat 500L.

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