Un’ennesima stupida moda, che rispecchia appieno il mio detto che quando ci sono novità in campo ambientale (in senso lato) sono solo negative. La moda è quella di colorare le piante grasse e metterle in vendita. Solitamente si tratta di esemplari di Echeveria, una pianta che proviene dall’America Centrale. La troverete dai fioristi o nei supermercati specie sotto le feste (per questo ne parlo ora), nella sua versione colorata, ma appunto colorata artificialmente di vernice. E quindi vi apparirà gialla, rossa, blu, tutti colori di cui in natura non si sarebbe mai sognata di acquisire. Meno frequenti, ma non introvabili, anche i cactus colorati, sempre ovviamente a colori vivaci.

Di solito la pratica di tortura viene espletata nell’ “ecologica” Olanda, per poi essere esportata in tutto il mondo. Ogni anno il mercato si espande, segno che ci sono dei dementi che le acquistano. Ma non è il solo genere di tortura che viene applicato alle piante grasse. Avrete senz’altro visto in giro delle specie di peni in vaso col preservativo in testa. Sono degli esemplari di Sanseveria Cilindrica, cui alla sommità viene incollata una punta di plastica colorata. Ogni volta che le vedo rabbrividisco. E mi domando se sia possibile concepire prodotti del genere e soprattutto acquistarli.

Eppure sono sempre di più – anche nell’informazione mainstream – le conferme che le piante hanno una sensibilità ed un’intelligenza, e che quindi pratiche del genere equivalgono a torture applicate ad esseri viventi. Per tutti, consiglio la lettura di “Verde brillante” di Stefano Mancuso e di Alessandra Viola, la stessa Alessandra Viola che ha dedicato un bellissimo libro ai diritti delle piante (“Flower Power). Del resto, poi, ragiono e non mi stupisco più di tanto.

Qui al nord e non credo solo qui, nei vivai spesso troverete esemplari di ulivi maturi potati ad arte (si fa per dire) per diventare specie di bonsai ed invasati in piccoli contenitori di coccio. Anche qui mi domando il senso di andare ad estirpare queste bellissime piante per poi trapiantarle in giardini che mi immagino somiglino a campi da golf. Sarà mai l’uomo in grado di acquisire una visione ecocentrica? Domanda assolutamente oziosa, che dimostra quanto poco io abbia capito dei miei simili.

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Prevedo finirà così

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