“Sai che io sono nata a Saonara. Ho un po’ la voce rotta perché io conoscevo la tua mamma, conosco tuo zio, conosco tutta la tua famiglia dalla parte dei Camerotto… Come dire, ti sento un po’ famiglia anch’io”. Così Eleonora Daniele lo scorso 20 novembre a Storie Italiane parlando con Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Daniele si è a lungo occupata del caso Cecchettin e questa mattina suo ospite è stato Gino, papà di Giulia: “Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. È quello che ho imparato ahimè sulla mia pelle con Monica, quando è mancato mio padre, e adesso con Giulia. Non lo so se riuscirò a perdonare Filippo, sarà difficile, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo. Spero solo si renda conto di quello che ha fatto, e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà. Ai suoi genitori do un grande abbraccio perché forse io ritornerò a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica, quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno”.
Poi un breve racconto della vita che riprende: “Stavo andando in ufficio, quindi si riinizia dalla normalità, ho portato Davide a scuola e vado al lavoro cercando di fare qualcosina, e piano piano di riprendermi la vita. Ovviamente Giulia sarà sempre nei nostri pensieri, in ogni momento. Mi avevano già confermato la laurea, aspettiamo il momento più opportuno per andare a ritirarla, perché lei l’aveva meritata fino alla fine. Ieri, vedendo tutta quella gente ho sentito un brivido dentro perché Giulia è arrivata in ogni casa d’Italia con un messaggio positivo, ho sentito l’amore, è stato bello e mi sono emozionato. Io sono uno che cerca di guardare al futuro facendo tesoro del passato. Il passato non si cambia, quello che possiamo cambiare è il futuro, e c’è tanta strada da fare“.