L'attrice e comica si è raccontata al Corriere della Sera (ma non solo) in occasione dell'uscita del suo libro "Accendi il mio fuoco"
Si chiama “Accendi il mio fuoco” il libro firmato da Brenda Lodigiani, volto non solo di Lol ma anche del Gialappa Show. “Mia nonna, che viveva nelle carovane, aveva abbandonato mia madre, affidandola a una famiglia di Gagi. Nel tempo e con mille fatiche, ha poi riallacciato i rapporti”: così l’attrice rivela al Corriere della Sera di essere per metà sinti. E ancora: “Ho potuto godere della parte più bella e spensierata di questa cosa: per me era una meraviglia andare nel campo, dove c’erano tanti bambini, ogni giorno un’avventura, sempre in un posto differente. Lì potevo fare davvero quello che volevo. Infatti, al rientro delle vacanze, rinchiudermi di nuovo dentro gli schemi era un piccolo dramma (…) Per me le mie origini non sono mai state un peso o un tabù, ma ho tenuto sempre un secondo binario in cui correva questa altra vita”. Tra i personaggi che imita con successo c’è anche la cantante Annalisa e a Vanity Fair ha raccontato: “È colpa di Marco Santin della Gialappa’s. Non ce la faceva più dopo aver ascoltato Mon Amour tutta l’estate e ha deciso che bisognava farne la parodia. L’ho dovuta studiare, non è stato semplice perché lei ha pochi appigli. È bellissima, bravissima, intelligente, non sbaglia niente. La chiave è stata proprio “l’Uuuh! Aaah!”. L’abbiamo talmente destrutturata che ci sono rimasti i brandelli di Annalisa. Ho chiesto a gran voce di farla cantare al citofono perché mi faceva ridere questa idea di Annalisa da sola nel garage a gridare “popolo del citofono”, facendo il verso a tutti i cantanti e le cantanti che si esibiscono dal vivo nelle grandi piazze. A un certo punto impazziscono e gridano, cosa che mi ha sempre fatto ridere. Temevo di essere sommersa da commenti brutali online perché ho toccato una cantante molto popolare, invece è piaciuta tantissimo”.